V CONTO ENERGIA
Il Quinto Conto Energia è entrato in vigore dal 27 agosto 2012 e riporta diverse novità, sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto delle tariffe incentivanti. Per conoscere tutte le novità e tutto l’assetto normativo del nuovo Conto Energia, vi rimandiamo al seguente link: http://www.progemaenergia.it/quinto-conto-energia-dal-27-agosto-2012/
QUARTO CONTO ENERGIA
Il 6 maggio 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Quarto Conto Energia, con il quale si determinano le tariffe incentivanti per coloro che si dotano di un impianto fotovoltaico. Dette tariffe sono in vigore dal 1 giugno 2011 al 31 dicembre 2016. Scarica il decreto.
» scarica il .pdf del Quarto Conto Energia
CONTO ENERGIA – IL DECRETO DEL 3 MARZO 2011 APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il testo del decreto.
Il nostro commento.
IL TERZO CONTO ENERGIA
A partire dal primo gennaio 2011 entrano in vigore le nuove tariffe del Terzo Conto Energia. Vi preghiamo di digitare sul link per scoprire le novità rispetto al Secondo Conto Energia, di cui riportiamo di seguito gli approfondimenti.
IL SECONDO CONTO ENERGIA
Il meccanismo di incentivazione degli impianti fotovoltaici denominato Conto Energia, è stato introdotto in Italia dal decreto interministeriale del 28 Luglio 2005 ed è attualmente regolato dal decreto interministeriale del 19 Febbraio 2007. Il Conto Energia remunera, con apposite tariffe incentivanti, l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni e prevede:
- la richiesta di concessione delle tariffe incentivanti dopo l’entrata in esercizio dell’impianto;
- un massimo di potenza incentivabile pari a 1200 MW più un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici);
- la possibilità di realizzare impianti di qualsiasi taglia superiore ad 1 kWp;
- tariffe che premiano maggiormente il grado di integrazione architettonica e l’uso efficiente dell’energia.
Il GSE è il soggetto attuatore che qualifica gli impianti fotovoltaici, eroga gli incentivi ed effettua attività di verifica.
COME RICHIEDERE GLI INCENTIVI DEL CONTO ENERGIA
Le persone fisiche e giuridiche, nonché i soggetti pubblici e i condomini di unità abitative e/o di edifici che siano interessati all’incentivazione del fotovoltaico, individuati come soggetti responsabili nel DM 19 febbraio 2007, devono far pervenire al GSE – entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, pena la decadenza dall’ammissibilità alle tariffe incentivanti – l’apposita richiesta di concessione della tariffa pertinente. Ai fini del rispetto dei termini per la richiesta di riconoscimento della tariffa incentivante, vale la data di inoltro della domanda che, nel caso di inoltro a mano, corriere espresso, posta prioritaria o posta ordinaria, coincide con la data di ricevimento della domanda medesima da parte del GSE. Nel caso di invio a mezzo raccomandata, la data di inoltro della domanda coincide con la data di spedizione. La richiesta dell’incentivazione deve essere elaborata seguendo le indicazioni riportate nel DM 19 febbraio 2007, nella Delibera AEEG n. 90/07.
Il soggetto responsabile, per la richiesta dell’incentivazione, dovrà utilizzare l’apposita applicazione informatica ed in particolare: dovrà effettuare la registrazione (se non è già in possesso delle credenziali di accesso) e accedere al portale per l’incentivazione del fotovoltaico; potrà scegliere di:
- gestire una richiesta d’incentivazione relativa a impianti già incentivati con i DM del 28/07/2005 e del 06/02/2006;
- gestire una richiesta d’incentivo per un nuovo impianto ai sensi del DM 19/02/2007;
nel caso si tratti di una richiesta d’incentivazione per un nuovo impianto, dovrà inserire i dati tecnici caratteristici dell’impianto;
successivamente dovrà caricare i seguenti allegati elettronici:
- 5 diverse fotografie dell’impianto;
- elenco dei moduli fotovoltaici e dei convertitori utilizzati;
predisporre la stampa dei seguenti allegati cartacei:
- richiesta di riconoscimento della tariffa incentivante;
- scheda tecnica;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
per la richiesta delle tariffe incentivanti e dell’eventuale premio, dovrà inviare al GSE, oltre agli allegati cartacei citati al punto precedente, i seguenti documenti:
- documentazione finale di progetto dell’impianto;
- certificato di collaudo dell’impianto;
- dichiarazione sulla proprietà dell’immobile;
- copia del permesso a costruire o copia della D.I.A.;
- copia della comunicazione con la quale il gestore di rete locale ha notificato al soggetto responsabile il codice identificativo del punto di connessione alla rete (codice POD, definito all’articolo 37, comma 37.1, della deliberazione n. 111/06);
- copia della denuncia di apertura di officina elettrica presentata all’UTF (per impianti superiori a 20 kWp); oppure, se l’impianto immette tutta l’energia prodotta nella rete, copia della comunicazione fatta all’UTF sulle caratteristiche dell’impianto (circolare 17/D del 28 maggio 2007 dell’Agenzia delle Dogane: disposizioni applicative del Dlgs 2 febbraio 2007, n. 26).
- copia del verbale di attivazione del contatore di misura dell’energia prodotta e di connessione alla rete (per impianti inferiori a 20 kWp).
Ad ogni richiesta verrà assegnato automaticamente un numero identificativo dell’impianto fotovoltaico. Tale numero identificativo dovrà essere utilizzato per la richiesta dell’incentivo e per qualsiasi comunicazione del Soggetto Responsabile inerente l’incentivazione.
Le richieste per l’incentivazione, corredate dell’apposita documentazione di supporto, dovranno essere inoltrate a:
Gestore dei Servizi Elettrici – GSE S.p.A.
Incentivazione impianti fotovoltaici ai sensi del DM 19 febbraio 2007 N°= ………… (Numero identificativo Impianto)
Viale Maresciallo Pilsudski, 92
00197 – Roma
Le richieste possono pervenire:
- a mezzo di plico raccomandato con avviso di ricevimento (A.R.);
- tramite posta celere, posta prioritaria o ordinaria;
- tramite consegna a mano;
- tramite corriere.
Ogni plico dovrà contenere una sola richiesta.
L’Ufficio Protocollo del GSE è aperto al pubblico nei giorni feriali (lunedì-venerdì) negli orari 8.30-13.00 e 13.30-17.30.
TARIFFE RICONOSCIUTE CONTO ENERGIA
Le tariffe riconosciute agli impianti in esercizio ai sensi del decreto 19 febbraio 2007 – variabili in funzione della classe di potenza degli impianti e del livello di integrazione architettonica – sono indicate nella tabella seguente:
Taglia di potenza dell’impianto | Non integrato (€/kWh) | Parzialmente integrato (€/kWh) | Integrato (€/kWh) |
1kW <= P <= 3 kW | 0,40 | 0,44 | 0,49 |
3kW < P <= 20 kW | 0,38 | 0,42 | 0,46 |
P > 20 kW | 0,36 | 0,40 | 0,44 |
Gli incentivi, calcolati in base alle tariffe sopra riportate, sono riconosciuti per la totalità dell’energia elettrica prodotta dall’impianto, misurata all’uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, sia che il soggetto responsabile si avvalga del servizio di scambio sul posto, sia che ceda in rete, in toto o in parte, l’energia elettrica prodotta.
Le tariffe incentivanti si aggiungono ai ricavi derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta o ai risparmi sulla bolletta elettrica nel caso l’energia elettrica prodotta sia utilizzata per alimentare le utenze del soggetto responsabile collegate all’impianto.
I valori delle tariffe sopra menzionati sono riferiti agli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente fra la data di emanazione della delibera 90/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) prevista dal decreto 19 febbraio 2007 ed il 31 dicembre 2008.
Per gli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, le tariffe sono decurtate del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008 (con arrotondamento alla terza cifra decimale).
Il valore della tariffa riconosciuta è costante, in moneta corrente, per tutto il periodo dei venti anni.
TARIFFE PREMIANTI CONTO ENERGIA
Le suddette tariffe sono incrementate del 5% (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale) nei seguenti casi, non cumulabili fra di loro:
- impianti maggiori di 3 kW di potenza non integrati architettonicamente, i cui soggetti responsabili impiegano l’energia elettrica prodotta in modo tale da conseguire il titolo di autoproduttori (ai sensi dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs. n. 79/99 e successive modifiche e integrazioni);
- impianti i cui soggetti responsabili sono scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado o strutture sanitarie pubbliche;
- impianti integrati (integrazione “totale” ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b3) del DM 19 febbraio 2007) in rimozione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto realizzati in superfici esterne degli involucri di: edifici, fabbricati, strutture edilizie di destinazione agricola;
- impianti i cui soggetti sono Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti in base all’ultimo censimento ISTAT (incluse Municipalità e Circoscrizioni, sempre che abbiano una loro autonomia e siano sotto i 5000 abitanti).
Premio per gli Enti Locali
Gli impianti fotovoltaici, i cui soggetti responsabili sono enti locali, rientrano nella tipologia di impianto integrato, indipendentemente dalle effettive caratteristiche architettoniche dell’installazione. Ai sensi del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, si intendono per enti locali i comuni, le province, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni. Le norme sugli enti locali si applicano altresì, salvo diverse disposizioni, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali.
Premio per la riduzione del fabbisogno energetico
Per gli impianti fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e che alimentano, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno o asservite a unità immobiliari di edifici, è prevista l’applicazione di un premio aggiuntivo abbinato all’esecuzione di interventi che conseguono una riduzione del fabbisogno energetico degli edifici. Tale premio consiste in una maggiorazione percentuale della tariffa (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale), pari alla metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita e certificata.
In tutti i casi, compresa la reiterazione di interventi che conseguono ulteriori riduzioni del fabbisogno di energia, il premio non può superare la percentuale del 30% della tariffa riconosciuta alla data di entrata in esercizio degli impianti.
Il premio spetta altresì, nella misura del 30% qualora le predette unità immobiliari o edifici siano stati completati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e conseguano, sulla base di idonea certificazione, un valore limite di fabbisogno di energia annuo per metro quadrato di superficie utile dell’edificio o unità immobiliari, inferiore di almeno il 50 % rispetto ai valori riportati nell’allegato C, comma 1, tabella 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni.
Altre norme di incentivazione
Per gli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra il 1° ottobre 2005 e l’entrata in vigore della delibera 90/07dell’AEEG, prevista dal decreto, le tariffe applicate sono quelle previste per l’anno 2007 dal decreto 19 febbraio 2007 (sempre che tali impianti siano stati realizzati nel rispetto delle condizioni dei decreti 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e non beneficino e non abbiano beneficiato delle tariffe dei predetti decreti).
Per gli anni successivi al 2010, le tariffe sono ridefinite con appositi decreti interministeriali, in mancanza dei quali si continueranno ad applicare le tariffe definite per gli impianti che entrano in esercizio nel 2010.
LA CESSIONE DEL CREDITO NEL CONTO ENERGIA
Al fine di facilitare il finanziamento degli impianti fotovoltaici è contemplata la cessione dei crediti derivanti dal riconoscimento delle tariffe incentivanti. La cessione dei crediti è ammessa esclusivamente per la totalità degli stessi, a favore di un unico cessionario e sino ad eventuale revoca espressa.
L’atto di cessione dei crediti – che va sottoscritto sia dal cedente che dal cessionario – deve:
- essere stipulato, a valle della sottoscrizione della prevista Convenzione, per atto pubblico o scrittura privata autenticata da notaio, ai sensi dell’art. 69 del Regio Decreto del 18 novembre 1923, n. 2440;
- riportare il numero della Convenzione e la relativa data di sottoscrizione;
- dare evidenza, nei casi in cui il soggetto responsabile sia una persona giuridica, dei poteri di rappresentanza del sottoscrittore cedente attestati da idonea certificazione notarile o idoneo documento della Cancelleria Commerciale del Tribunale o della C.C.I.A.A., con data emissione non anteriore a 90 giorni;
- essere notificato al GSE a cura dell’Ufficiale Giudiziario, ovvero, nel caso di cessioni dei crediti disposte in favore di istituti finanziari sottoscrittori dell’Accordo Quadro, mediante l’invio di lettera raccomandata A. R. (vedi “Accordo Quadro”). Un modello di atto di cessione dei crediti viene messo a disposizione su questo sito.
Il GSE, con lettera raccomandata, comunica alle parti di aver ricevuto la richiesta di cessione dei crediti e che la stessa rispetta gli adempimenti, anche formali, richiesti.
Le tariffe incentivanti vengono riconosciute al soggetto cessionario fino alla revoca del contratto, da comunicarsi con lettera. Tale revoca, che va sottoscritta sia dal cedente che dal cessionario su carta intestata del cessionario deve:
- richiamare il numero della Convenzione e la relativa data di sottoscrizione;
- riportare le coordinate bancarie da utilizzare per l’aggiornamento della domiciliazione dei pagamenti;
- dare evidenza dei poteri di rappresentanza del sottoscrittore cessionario, attestati da idonea certificazione notarile o idoneo documento della Cancelleria Commerciale del Tribunale o della C.C.I.A.A. con data emissione non anteriore a 90 giorni;
- essere notificata al GSE a cura dell’Ufficiale Giudiziario, ovvero, nel caso di cessioni disposte in favore di istituti finanziari sottoscrittori dell’Accordo Quadro, mediante l’invio di lettera raccomandata A. R..
La revoca, come previsto nella Convenzione, produce effetti a partire dal secondo mese successivo alla data di notifica.
Il GSE non può essere considerato responsabile in caso di mancate, errate e/o ritardate comunicazioni di cui sopra da parte del cedente e/o cessionario.
Le stesse modalità devono ritenersi valide anche nel caso di mandato all’incasso (revocabile/irrevocabile). Tuttavia il relativo atto di revoca deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata da notaio.
IL RITIRO DEDICATO
Il regime di cessione dell’energia elettrica mediante ritiro dedicato rappresenta una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la vendita al GSE dell’energia elettrica immessa in rete, in alternativa ai contratti billaterali o alla vendita diretta in borsa.
Il ruolo attribuito al GSE:
- soggetto che ritira commercialmente l’energia elettrica dai produttori aventi diritto, rivendendo tale energia sul mercato elettrico;
- utente del dispacciamento in immissione e utente del trasporto in immissione in relazione alle unità di produzione nella disponibilità dei predetti produttori;
- interfaccia unica, in sostituzione del produttore, verso il sistema elettrico tanto per la compravendita di energia quanto per i principali servizi ancillari connessi.
LO SCAMBIO SUL POSTO – CONTO ENERGIA
Lo scambio sul posto (Del. AEEG n. 74/08) è un servizio che viene erogato dal GSE dal giorno 1° Gennaio 2009 su istanza degli interessati. Consente all’utente che abbia la titolarità o la disponibilità di un impianto, la compensazione tra il valore associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore associabile all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione.
Sono interessati a proporre istanza al GSE coloro nella cui disponibilità o titolarità vi sia uno o più impianti:
- alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW;
- alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 kW (se entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007);
- di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW.
vorrei gentilmente,informazioni sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici silicio di vario genere, costi e competenze.
In fede
DANIELE
I pannelli durano oltre 25 anni, dunque mi sembra prematuro occuparsene perchè le modalità e i costi, forse…, cambieranno. Se hai pannelli vecchi da smaltire, seguono la normale prassi delle schede di computer o quant’altro composto da silicio elettronico. Se stai acquistando pannelli al teloruro di cadmio, devi farti rilasciare certificazione per l’impegno allo smaltimento da parte dell’azienda proponente, anche se mi sembra difficile, oggi, avere certezze sulla presenza nel mercato delle stesse aziende tra oltre un ventennio.
vorrei avere quanto prima un range di costo indicativo per:
realizzazione copertura in fotovoltaico integrato per le seguenti misure: tetto inclinato fronte lato sud metri 3,5 pe 2 metri, 3,5 metri per 2 metri lato fronte ovest, inclusa dia e comunicazioni gsi e conoscere tempistica di intevento dalla data di accettazione del preventivo.
Grazie
grazia ferro
Ciao Grazia, impossibile fare una valutazione completa con questi dati. In generale, per l’area che tu hai espresso si possono installare 1,6 kwp, ma è necessario controllare l’inclinazione della falda e gli eventuali ombreggiamenti. Il prezzo si aggirerà intorno ai 13.000 Euro e l’installazione inizierà dopo ca. 30 giorni per il disbrigo della pratica Enel. Tempo di realizzazione 2/3 giorni.
Vorrei girare questa domanda…ho una mansarda di 50mq circa, so che ciò che riguarda l’inclinazione e i punti d’ombra della mansarda non ci sono problemi, anzi.
La casa necessita di 1,5 kwp, ilpreventivo fattomi da una dittà è di 9000e. Vorrei sapere come faccio il calcolo per l’ammortamento della cifra e sul guadagno futuro.holetto in qst sito la stessa cosa ma si riferisce ad un impianto di 2,5kwp quindi non so regolarmi. grazie mille e energia pulita per tutti.
Caro Daniele,
tutto dipende da quando vorrai smaltire i pannelli e dal tipo dei pannelli da smaltire.
Pannelli in silicio sono composti da cristallo, alluminio, fili elettrici, un foglio di EVA e celle (tipo le schede dei computer), quindi vengono normalmente accolti in discarica.
Se i pannelli sono al telloruro di sodio, contengono una sostanza altamente tossica, quindi chi te li fornisce dovrebbe prendersi l’impegno dello smaltimento (tra 20 anni???).
Comunque alla lunga si creerà un mercato dell’usato, ove lo smaltimento potrà fruttare anche qualche soldino.
ho circa 1 ettaro di terreno, vorrei farci un impianto fotovoltaico, quanto potrebbe costarmi e quanto mi renderebbe?
se lo facessi fare ad una società, quanto mi renderebbe?
grazie
Su un ettaro di terreno, se bene esposto al sole e privo di ombreggiamenti, possono trovare posto 660 kwp, che potrebbero costare 1.900.000 Euro + opere edili e richieste da preventivo Enel per il punto di consegna dell’energia. Se il terreno si trova al sud, esempio Puglia o Sicilia, la redditività dell’investimento supera il 12% annuo.
Dovendo sostituire 2 tettoie in eternit (tot 80 mq), ho letto su internet che ci sono società che ne realizzano la rimozione e lo smaltimento ed in sostituzione realizzano impianti fotovoltaici senza alcuna spesa, recuperandone i costi dall’energia prodotta. Vorrei sapere se ciò risponde al vero e se una volta realizzato l’impianto, questo garantisce l’isolamento dalla pioggia. Le tettoie hanno una buona esposizione.
Enzo, la risposta è purtroppo negativa. La rimozione dell’eternit, per 80 mq, ti costerà ca. 11 Euro al mq. Poi bisogna capire cosa c’è sotto l’eternit (lana di roccia?) e come è fatta la struttura su cui deve essere costruito l’impianto. Esistono pannelli madre-figlia, ma sono piuttosto costosi e, comunque, escludo che possano essere perfettamente adattabili come nuova copertura. Ciò che bisogna fare, smaltito l’eternit, è procedere con una nuova copertura (basta anche una ondulina) su cui piazzare poi i pannelli. L’impianto, ovviamente, va pagato e, se finanziato da una banca, le rate di restituzione del finanziamento saranno certamente coperte in abbondanza dagli incentivi del Conto Energia, per i quali la banca si farà cedere il credito. Solo in questo senso possiamo dire che l’impianto esce a “costo zero”.
Grazie Lorenzo per la tempestiva ed esauriente risposta. Comunque le tettoie sono semplicemente poggiate ed ancorate su struttuta in ferro tubolare ed ancora in buono stato e di facile accesso x lo smontaggio.
ciao sono proprietario di 3 ettari di terreno in calabria provincia di vibo valentia vorrei installare un impianto fotovoltaico vorrei sapere il costo dell’intero impianto e che guadagno c’è.
Il costo su tre ettari, quindi per 2 megawatt è di ca. 4,5 milioni di Euro. Se finanzi tu l’impianto la redditivtà è di ca. il 13%.
Volevo avere informazioni più semplici circa gli incentivi che è possibile ottenere levando una copertura in eternit e sostituendola con un tetto con un impianto fotovoltaico.
Grazie..
sig. lo vecchio vorrei capire una cosa, le chiedo scusa ma sulla risposta a giuseppe sasso dice che il suo guadagno e di circa il 13% alla fine dei 20 anni, ogni anno, oppure?.
Pietro, se mi poni domande circostanziate posso risponderti a tono, altrimenti il testo della Legge è chiaro. L’incentivo del Conto energia viene premiato con un sourplus del 5% per lo smaltimento dell’eternit certificato dalla ASL di competenza.
Salvatore, parlavo di redditività annua.
buongiorno, ho una copertura in eternit di circa 500 mq. ha una buona esposizione e pochissimi ombreggiamenti. vorrei capire se con l’impiego del fotovoltaico riesco a sostituire l’attuale copertura a costo zero o addirittura guadagnandoci ed eventualmente un aiuto sulla procedura da eseguire. grazie
mi hanno detto che usando un classico pannello sandwich da 80 mm di spessore accederei anche al contributo del 55% per l’abbattimento energetico. vorrei consideraste anche questo
Dario non è così semplice. Va fatta una valutazione complessiva delle dispersioni del sito e va calcolato il parametro che ti consentirà di ottenere la detrazione fiscale. E’ uno studio che va analizzato caso per caso. Se vuoi, noi collaboriamo con architetti, liberi docenti al Politecnico di Milano. Dovrai accordarti con loro.
economicamente cosa consigliate ?
per l’installazione di circa 7 Kw.
1) meglio con il totale finanziamento banca ?
2) meglio con investimento con fondi propri ?
Costo annuo Euro 1500 – consumo annuo circa 8800 Kw.
per due struttura – una casa e uno studio
Vi ringrazio
Claudio, la redditività dell’investimento è ovviamente superiore se lei finanzia con denaro proprio. Potrebbe anche trovare una formula con un 50% di equity propria ed il resto con denaro mutuato dalla banca. Non conosco l’ubicazione del sito, ma se siamo al centro Italia 7 kwp dovrebbero bastare. Il costo è di Euro 29.000 chiavi in mano. Resto a disposizione alla mia mail privata progema@impiantipannellisolari.eu
Salve,ho un consumo medio di circa 7000 kw annui.Sono indeciso tra il montaggio di un inseguitore solare o di un impianto integrato sul tetto con esposizione a est con inclinazione 20°.La mia zona di residenza è la Campania,provincia Avellino.Quale delle due soluzioni mi consigliate per un buon rapporto spesa/resa?Saluti,Adriano
Adriano, non v’è dubbio che il consiglio ricade su un impianto da 6 kwp su tetto, totalmente integrato. L’ideale sarebbe potere installare 3 kwp ad est e 3 kwp ad ovest, attestando le due stringhe su un inverter bisezionale.
salve, mi sono interessato al fotovoltaico in quanto devo rifare il tetto, no eternic, fatto in marsigliese per cui dovrei rifare la struttura in legno e volevo mettere i pannelli in lamiera e siccome vorrei fare il tutto a costo zero ho chiamato una ditta che lavora nel settore. Dopo una chiacchierata e fatto i calcoli, buona esposizione e tetto di propietà ho detto chiaramente che avrei avuto intenzione di installare pannelli fotovoltaici per una potenza di 3 KW ma per il tetto non avevo intenzione di spendere nulla, risultato sono 3 settimane che il tizio non si è più fatto vivo. Credo di essere abbastanza confuso su quello che tutti dicono un vero affare
ho preso la decisione visto che sto scoprendo il tetto falda orientata ad ovest inclinazione 20 cm a metro(non so calcolare quanti gradi corrispondano) x applicare pannello coinbentante da 6 cm predistosto x poi incollaggio di guaina bitumosa x eventuali infiltrazioni.. ho deciso di installa un’impianto completamente integrato di 5’6 kwp .composto da 27 pannelli disposti su 3 file da 9 moduli ognuna. policristallini hunday 209 wp..inverter power one modello aurora pvi 6000 out.relativo.quadro. con relativi perni e quant’altro serva x installare e mettere in funzione e pratiche burocratiche .il tutto a 24750€ iva al 10%compreso..penso sia un.buon preventivo oltretutto fatto da prsona conosciuta che resiede a 2 km da casa mia..quindi pronto a risolve relativi problemi futuri .saluti adriano,P.S. QUANTO COSTA IL PROLUNGAMENTO DELLA GARANZIA SULL’INVERTR?
Adriano, la garanzia sull’inverter presenta costi diversi, secondo il contratto di manutenzione che hai stipulato. Normalmente calcola 5,6 Euro annui al kwp. Per quanto riguarda il costo del tuo impianto, non è tanto importante quanto si paga, ma quanto c’è dietro all’impianto. E’ questo il parametro che ne fa la differenza.
Rispondo a Leonardo. Io non so di quale metratura stiamo parlando per il tetto, certo è che 3 kwp occupano al massimo 27 mq. Dovresti farti fare un business plan per capire se gli incentivi del GSE riescono, da soli, a ripagare la rata di un eventuale finanziamento per il rifacimento del tetto. Io, sinceramente, ne dubito perchè l’opportunità che offre il fotovoltaico non è quella di ripagare eventuali ristrutturazioni edili.
se posso ti pongo un’ulteriore quesito.. l’installlatore chiamando il suo fornitore .ha saputo che i pannelli hyundai prima di settembre non ne riceve ..ora mi ha prospettato pannelli di queste marche ..upsolar(cinese ma visitando i lsito molto scrupolosa e attenta ai controlli e alla qualità)poi ci sono disponibili i REC se non erro norvegesi..ed infine .i mitsubischi..con tutti riuscirebbe a stare nei parametri di kwp cioè 5’4 max 6.0kwp…qualitativamente quali ispirano piu fiducia o consiglieresti?
grazie…
Adriano, appare strano che tu non mi parli di costi, perchè i pannelli che mi hai indicato hanno caratteristiche pressocchè uguali, ma costi molto diversi. Se hai bisogno di Hyundai noi te li possiamo procurare subito, mentre tra le marche che mi hai indicato io sceglierei in Mitsubishi, che però sono anche i più cari. Attento, perchè i tre tipi di pannelli che mi hai indicato, non sono compatibili con lo stesso inverter. Una nota infine sui pannelli di fabbricazione europea: non sono soggetti al cambio euro/dollaro, oggi molto fluttuante.
i costi x me non cambiano indipendentemente dal pannello che scelgo…sempre 4000€ a kw. l’inverter è il power one modello aurora pvi 6000 .ho letto che rec solar sta x aprie la piu grande fabbrica al mondo di pannelli fv
Bene.
salve sono giuseppe, ho dei terreni agricoli nella provincia di foggia sarei interessato ad investirli nell installazione di pannelli fotovoltaici,, si potrebbe fare?
salve sono giuseppe, ho dei terreni agricoli nella provincia di foggia e a titolo d informazione vorrei sapere se posso installare pannelli fotovoltaici,,,si puo fare??
devo sostituire il tetto in eternit di casa mia, nell’occasione installo pannelli fotovoltaici integrat.
Posso recuperare il 36%sul costo della rimozione e smaltimento dell’eternit e contestualmente chiedere l’integrazione dell’incentivo pari al 5% al GSE
Giuseppe, dobbiamo prima di tutto identificare la potenza dell’impianto che Lei vorrebbe costruire. Dato lo spazio disponibile, possiamo ipotizzare tagli da 100 kwp fino a 1.000 kwp, per i quali l’iter autorizzativo è facilitato. Siccome parliamo di impianti che, nelle tipologie indicate, hanno un costo che varia da 470.000 a 2,9 ml. Euro, sarebbe bene conoscere su quale tipo di investimento Lei si voglia orientare. Per quanto riguarda i finanziamenti bancari, noi possiamo occuparcene previa la presentazione di uno studio di prefattibilità tecnica e finanziaria, che la banca valuterà unitamente alla vostra finanziabilità.
Giovanni, il beneficio del 36%, che è legato a parametri dell’audit energetico del tuo edificio, va richiesto per la sola manutenzione del tetto. Il fotovoltaico non c’entra. Ciò che non è compatibile con i premi del GSE è la richiesta del premio dal 10% al 30%, qualora l’impianto sia inserito nei parametri di cui sopra. O scegli la defiscalizzazione o scegli il premio del GSE. Il 5% per lo smaltimento del cemento amianto è invece compatibile con il procedimento di defiscalizzazione.
ho un dubbio sul tipo di progetto,si tratta di affittare a voi il terreno per permettervi di applicare i pannelli che restano di vostra proprieta cosi’come i ricavi o le spese per l’acquisto dei pannelli ricadono su di me con un finanziamento bancario?
Giuseppe si tratta di due progetti diversi. Se vuoi affittare il terreno, i costi gravano unicamente sul conduttore dell’impianto, che lo realizza a proprie spese. In questo caso, però, l’interesse è solo su terreni già autorizzati. Nel caso l’impianto lo voglia realizzare tu, ovviamente si dovrà cercare un finanziamento che sia adeguato al tuo merito creditizio.
ho un ultima domanda da farle nel caso in cui vorrei affitare il terreno per realizzare gli impianti, per le autorizzazioni e la fattibilita del terreno siete sempre voi a proccuparvi ??se no chi decide il si del progetto??
mi hanno proposto di fare un impianto da 600 kw senza tirare fuori una lira pensano a tutto loro anche al leasing e dirò di + mi dicono che guadagnerò annualmente circa 45000 euro puliti dov’è la fregatura??
Giuseppe, non siamo noi che decidiamo, ma gli enti locali preposti. Noi prepariamo tutti gli incartamenti necessari.
Antonello, fatti assistere da un buon avvocato, perchè certamente ti chiederanno qualcosa in cambio. Per il resto non conosco i contorni della loro proposta, quindi non mi esprimo.
Ciao, io pago una follia di luce elettrica, mi arrivano 380 euro ogni bimestre, e in casa, dalle otto del mattino fino alle 18.00 – 19.00 non c’è mai nessuno. Dopo riterate proteste all’enel, senza alcun esito, mai nessun contatto, mi sto decidendo a vedere che fare per realizzare un impianto con contoenergia. Ho un tetto piano esposto al sole per tutta la giornata, in campagna, villetta di 80 mq prima ed unica abitazione. Potrei fare installare sul tetto l’impianto? inoltre ho, vicino alla casa un terreno incolto di oltre 1000 mq, si potrebbe realizzare un impianto non integrato li? attendo risposta.
Dario, certamente è possibile fare quello che richiedi e, per i particolari, ti invito a scrivere alla mail aziendale progrema@impiantipannellisolari.eu. Devo però dirti che non so se tu riuscirai a risolvere il tuo problema, perchè evidentemente i casi sono due: o tu hai veramente consumi spropositati (Es. elettrodomestici di vecchia generazione che consumano molto), oppure esiste qualche difetto nella esposizione dei dati del tuo contatore. Se mi scrivi, dimmi pure quali apparecchi tieni attaccati di giorno e di sera e quanti chilowattora consumi mediamente al mese. Oppure inviami copia di una bolletta.
Ho un capannone agricolo sull’appennino molisano a due falde 300 mq ognuna, una esposta a sud-est incinazione 20°, in eternit doppio strato e lana di roccia.
1) Volendo realizzare un fotovoltaico integrato sulla falda “buona” e sostituendo la copertura con sandwich, quale investimento proprio approssimativo occorrerebbe?
2) Quanto renderebbe il l’impianto a 25 anni?
3) E’ possibile (e consigliabile) il conto energia su una abitazione situata nei pressi e con un contatore diverso?
Sud-Ovest
Scusa.
Walter, Lo smaltimento dell’eternit costa Euro 10 al mq., poi si dovrà procedere alla ricopertura (ca. Euro 26 al mq) e alla realizzazione dell’impianto (previsione 30 kwp – Costo chiavi in mano su email privata). Il tutto può essere finanziato ed il pagamento delle rate potrebbe essere interamente coperto dagli incentivi del Conto Energia.
ho circa 15 ettari di terreno agricolo “soleggiato”, in campania, su parte di questo terreno vorrei realizzare un’impianto fotovoltaico, ci sono incentivi in merito ? che tipi di incentivi ci sono? qual’è il guadagno netto annuo?
posso avere degli esempi grazie
mi correggo gli ettari sono 3…
Davide, leggi tutti i dati relativi al Conto Energia pubblicati sul nostro sito. Avrai materiale per soddisfare ogni tua richiesta.
mi sembra che il Sig. Lo Vecchio sia non solo competente ma anche onesto. Spero di non sbagliarmi perchè a breve vorrò avere dei preventivi
Matteo, ma alla tua mail non so cosa rispondere, se non grazie.
buongiorno.
vorrei realizzare un impianto da 200 kw, totalemente integrato, in modo da prendere il massimo degli incewntivi.
con il nuovo conto energia 2011,, quali strutture mi consiglia? (… serre, pensiline, strutture ricovero mezzi, etc)
grazie.
Vito, chieda presso il Comune di competenza quali strutture le consentiranno di costruire. E’ questo il primo passo.
Abito a Agliana (Pt)in una palazzina condominiale di tre piani, è sul tetto ho libero mq 440 circa,vorrei sapere sull’impianto in affitto ,grazie
Burde, purtroppo questo genere di superficie non ha richieste sul mercato.
salve
mi hanno proposto un impianto da circa 6Kw da realizzare utilizzando 18 pannelli Sunpower di ultima generazione, rendimento del 19%. A parte il costo, 35.000e quello che mi lascia perplesso è che l’installatore non mi è sembrato neanche certo della corretta esposizione e posizione del mio tetto, che, detto per inciso, è a falde ed è orientato a nord nord-ovest. Mi chiedo, siccome avrei intenzione di finanziare il tutto con una banca,per una durata di 15 anni, ma siamo sicuri che la produzione di energia sarà sufficiente a comprire l’importo della rata? in caso contrario, posso rivalermi sul progettista dell’impianto?
Daniele, un buon installatore deve metterti per iscritto e garantirti la produzione minima dell’impianto. Il costo che ti è stato proposto è davvero alto e non credo che una banca sia disposto a finanziarti per quella cifra. Il massimo del prezzo di mercato è di Euro 4.600 al kwp. Per quanto riguarda l’esposizione, dopo il nord la peggiore è il nord-est, ma anche il nord-ovest lascia qualche perplessità. Io utilizzerei un materiale amorfo, che abbassa ulteriormente il prezzo dell’impianto.
Salve lorenzo, sono proprietario di un grosso appezzamento di terreno situato vicino alla Costa Smeralda in Sardegna. Vorrei dedicare 10 ha (ettari) per un impianto fotovoltaico. In essi il sole batte dalle ore 9 del mattino fino alle 17 nei periodi invernali e fino alle 20 in quelli estivi. Essendo in zona agricola, ho qualche limitazione legale?c’è un indice max di pannelli solari/mq? quanto mi verrebbe a costare un impianto del genere? supponendo che sia una spesa importante, ci sono aziende pronte a finanziare un progetto del genere, avendo anche loro la percentuale sul ricavato? in attesa di un tuo riscontro, porgo cordiali saluti Sebastiano C.
Sebastiano, la prima fase è quella autorizzativa, quindi ti direi di partire dal Comune di competenza, per richiedere quali siano le limitazioni di Legge. Purtroppo non esiste un sistema Italia. Ottenute queste informazioni possiamo ragionare sulla tipologia dell’impianto. I finanziamenti si possono ottenere dagli Istituti bancari, che pretenderanno comunque le dovute garanzie.
ma dopo i 20 anni posso continuare ad immmettere la corrente in linea e prelevarla quando mi serve?
ma a grandi linee quanto mi viene a costare un 4 kwp posato su un tetto piatto di un garage, quindi comodo e non pericoloso per l’altezza contenuta 2,50m.circa
Giovanni, gli impianti sono garantiti 25 anni ma hanno durata superiore, quindi tu potrai continuare a produrre e vendere. Per quanto riguarda il 4 kwp il costo si aggira intorno ai 17.000 euro.
salve dovrei togliere la coperture in eternit(doppio strato con lana di roccia) da due capannoni da allevamento per una superficie di 3000 m2 ed avrei intenzione di ricoprirla con pannelli fotovoltaici; il tetto dei capannoni è esposto a sud-est con un inclinazione di 30 gradi e si trova in provincia di siena. Indicativamente quanto potrebbe produrre una impianto fotovoltaico di queste dimensioni e quale sarebbe il costo complessivo per la bonifica del tetto e l’acquisto dei pannelli?
Piero, per preventivi scrivi a progema@impiantipannellisolari.eu Per quanto riguarda la produzione, posso risponderti in linea di massima, perchè non conosco i gradi di orientamento sul punto est e l’esatta collocazione del sito. Nelle generali l’impianto potrà produrre 1.220 kwh per chilowatt di potenza e l’impianto potrebbe essere di massimo 350 kwp. Per uno studio di prefattibilità tecnico e finanziario, scrivi per cortesia alla mail che ti ho appena indicato.
Grazie a Lorenzo per i dettagli di un impianto solare … http://www.co……………
Prego, ma ho dovuto oscurare il link al tuo sito, come da regole di questo blog.
Salve, desideravo sapere qual è l’incidenza fiscale complessiva per chi fa un impianto fotovoltaico < di 20 Kw, nel caso opti per il ritiro dedicato piuttosto che per lo scambio sul posto piuttosto che per la cessione totale in rete.
I casi che mi interessano sono:
1) privato
2) Partita Iva
3) imprenditore agricolo
Grazie.
Marco, ai sensi degli art. 6 e 67, comma 1 del TUIR per le persone fisiche, enti non commerciali o condomini, aziende agricole che non esercitano attività di impresa, arte o professione, il possesso di un impianto fotovoltaico inferiore ai 20 kwp non ha alcuna rilevanza ai fini delle imposte dirette in riferimento alla tariffa incentivante, che si configura come contributo a fondo perduto. Per quanto riguarda la partita IVA, se l’impianto è utilizzato per il proprio esercizio commerciale ed è quindi in regime di scambio sul posto, valgono le regole di cui sopra. Se, al contrario, l’energia prodotta viene venduta, il ricavato entra nel reddito d’impresa, così come i contributi del GSE. In questo caso l’impianto è ammortizzabile nella misura del 50% al 9% annuo e le spese ad esso relative sono detraibili.
Grazie Lorenzo per la risposta. Entro nel dettaglio per specifico meglio un dato: i soggetti interessati sono per lo più imprenditori agricoli che possiedono dei capannoni (utilizzati più che altro come rimesse di mezzi agricoli) su cui intendono installare, ciascuno, impianti ftv da 19.2 Kw. I consumi presso ciascun capannone sono minimi, pertanto l’ipotesi proposta è di fare il ritiro dedicato, mentre altri, non avendo di fatto consumi propri, propenderebbero per la cessione totale dell’energia prodotta.
Ora mi sembra di capire che in questa circostanza, pur trattandosi di imprese (individuali) agricole, non essendoci una destinazione dell’impianto a far fronte agli usi della sede dell’ente non commerciale e, comunque, non potendo considerare a mio avviso il capannone stesso una “sede dell’ente non commerciale”, la cessione in rete (parziale o totale che sia) , si andrebbe a configurare come un’attività commerciale e dunque i proventi della vendita saranno rilevanti sia ai fini IVA (al 10%?) che ai fini delle imposte dirette (IRAP al 4%?, IRPEF+IRAP e in che misura percentuale, 31%?). Mi interessa capire questa incidenza di tasse in percentuale. So tra l’altro che dal 1° gennaio 2007 è operante un regime di franchigia per le persone fisiche esercenti attività commerciali, agricole o professionali che nell’anno precedente hanno realizzato (o al primo anno prevedono di realizzare) cessioni non superiori ai 7.000 euro. Questo cosa significa nella sostanza?
Infine, anche la tariffa incentivante concorrerà a formare reddito di impresa e subirà la ritenuta del 4%?
Grazie mille per le delucidazioni che potrà darmi su una materia, quella fiscale, che molti spesso sottovalutano in sede di proposta di un impianto fotovoltaico.
Marco
Marco, ti pongo io una domanda: qual è il tuo mestiere? Se gli impianti di cui stiamo parlando devi realizzarli tu, dovresti conoscere a menadito le Leggi che li governano. Se, invece, sei uno degli agricoltori interessati, ti consiglio di consultare il tuo professionista fiscale, perchè i calcoli di cumulo dei redditi variano da azienda ad azienda. Nelle linee generali, comunque, gli incentivi non sono soggetti a ritenuta del 4%, ma solo la vendita dell’energia. Le aziende agricole, infine, godono di una tassazione agevolata entro cui si può configurare anche il reddito energetico, che viene considerato anch’esso derivante da attività primaria. Ripeto, però, cha da azienda ad azienda, secondo tipologia e differenziazione dei redditi, le regole possono cambiare, così come potrà ben valutare un esperto commercialista.
Rispondo alla sua domanda: sono un ingegnere libero professionista che ha lavorato nel settore dell’agricoltura e che da un pò di tempo si sta occupando di energia. Alle persone che ho conosciuto nel settore e che mi si rivolgono per il fotovoltaico, anch’io consiglio sempre di parlare con un commercialista per quelli che sono gli aspetti meramente fiscali, nei cui meandri poche volte mi sono infilato e dei quali conosco le linee più generali. Volevo semplicemente meglio definire alcune distinzioni e casistiche che ricorrono sull’argomento, calandole in una situazione pratica come quella indicata.
Grazie.
Bene, Marco, quindi mi sembra di averle dato le informazioni che richiedeva.
salve hò un’abitazione di 130 mq con esposizione sud senza nessun ostacolo in provincia di brindisi vorrei fare un’impianto votovoltaico credo che mi costerebbe pressapoco sui 30,000 euro che pagherei alla consegna delle chiavi . in poche parole quanto mi renderebbe questo impianto mensilmente piu o meno è se questi ricavi li accreditano sul mio conto (quando ci sara la produzione naturalmente ). grazie pietro vergari
Pietro, non posso rispondermi perchè tu mi dici il prezzo, ma non la potenza dell’impianto. Quanti kwp sono? Sul tuo tetto probabilmente ci stanno 10 kwp ma il costo di 30.000 euro sembra indicare un impianto più piccolo. Il denaro del Conto Energia verrà bonificato direttamente sul conto corrente bancario che tu avrai indicato.
la kwp 9,89 il costo si aggira sui 30,000 euro .ma la domanda + interessante è questa quanto dovrei incassare mensilmente 300 euro 500? perchè sarebbe interessante un’ivestimento di questo tipo x mia moglie che non prenderà nessuna pensione quanto prima almeno percepisce un piccolo stipendio . e fattibile questo?
Pietro, è buon uso di chi realizza gli impianti, presentare anche un business plan con gli incentivi ed il risparmio energetico. Comunque, in modo approssimativo e per difetto, il tuo impianto dovrebbe produrre circa 13.050 kwh all’anno. Devi moltiplicare questa cifra per l’incentivo che ti sarà riconosciuto. L’ammontare dell’incentivo dipende dal mese in cui sarà allacciato l’impianto. Ti rimando per questo al seguente link http://www.impiantipannellisolari.eu/wp-content/uploads/2010/12/quarto_conto_energia.pdf
mille grazie
non ho commenti da fare ma molto umilmente una domanda (se posso): mi hanno proposto un impianto fotovoltaico, e fin quì tutto ok.; non avendo la disponibilità economica mi hanno fatto chiede un finanziamento a diverse banche, ma siccome il mio lavoro non mi permette una grande busta paga non sono finanziabile, qualcuno mi ha detto che devo cedere il mio eventuale credito=incentivi dello stato (conto energia) alla banca . ma come si fa? nessuno mi riesce a spiegare. se non è possibile avere una risposta indicatemi almeno a chi poter rivolgere la domanda. Anticipatamente vi ringrazio
Maria, la risposta è semplice. Ogni banca che finanzia il fotovoltaico si fa cedere il credito che lei contrae con il GSE, mediante una convenzione esistente tra banche ed ente gestore. Ciò non toglie, però, che la banca prima di finanziare esamini il merito creditizio del richiedente che, comunque, deve dimostrare di potere fare fronte all’impegno sottoscritto per il finanziamento stesso. Difatti, l’impianto produce incentivi solo se funziona e la responsabile di tale funzionamento, di fronte alla banca, è soltanto lei.
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Pharma, bene così.
Pharme, questo blog è aperto a tutti, tranne che a coloro che ci mancano di rispetto.
SALVE L’IMPIANTO DI 9,89 KWh lo stiamo istallando ma hò dei piccoli dubbi. primo perchè io non sono competente in materia. mi può spiegari mi aveva detto sul preventivo che metteva 43 pannelli shott ora mi ha detto che per convenienza mi mette pannelli kyocera che sono ben fatti meglio, ma purtroppo ripeto io nn nè capisco un tubo in + mi puoi spiegare per nn essere preso per i fondelli come mi accorgo che l’impianto che mi sta istallando mi produrrà 9,89 Hwh ….forse in estate in pieno sole? anche perchè forse non ci staranno 43 pannelli ma un pò meno ,ma io posso vedere sul pannello che istalla la potenza reale?..la ringrazio x i consigli che mi darà giusto x nn essere preso per i…….., grazie pietro
Pietro, la regola prima è che tu possa commissionare la realizzazione dell’impianto a un’azienda di cui ti fidi. Perchè hai concluso un contratto con persone sulle quali nutri il dubbio che ti prendano in giro? Detto questo i pannelli della Kyocera sono abitualmente un ottimo prodotto. Quanto alla potenza del pannello, è scritta sul data sheet che si trova sul retro del pannello stesso. La potenza dell’impianto è nominale, perchè è una unità di misura che si calcola nelle condizioni standard, vale a dire su una superficie piana, con un irraggiamento di 1.000 watt al mq e una temperatura esterna di 25°. Ogni variazione a detta condizione, rende varia anche la potenza effettiva. Scusa, ma chi ti fa l’impianto non ti spiega queste cose?
Salve, sarei interessato all’installazione del fotovoltaico.
Oggi è venuto nella casa dove andrebbe installato l’impianto (una casa in campagna nelle vicinanze di Roma)un installatore il quale mi ha detto che per l’impianto di 3Kwh ci vogliono 9000 euro ma visto che il tetto è in grado di supportare anche i 6Kwh potrei prendere in considerazione tale eventualità ad una cifra pari il doppio (18000).Il tetto è su due falde pari a 10 mt di lunghezza per 10 mt circa di larghezza( per cui la falda occuperebbe 50 mq)
Lo stesso mi spiegava che un impianto di 6kwh produce l’anno corrente per una cifra circa di 2500 euro mentre per un impianto di 3 kwh circa la metà (1200 euro).Vorrei sapere se questo corrisponde al vero e se i prezzi sono nella norma.
Chiarisco che ovviamente la casa essendo non abitativa ma una seconda casa, per cui frequentata più nei week-ends e durante il periodo primavera-estate.
Lo stesso mi spiegava che l’incentivo viene abbassato di 2 euro/cent a semestre.
Mi piacerebbe sapere quanto sarà pagato l’incentivo da qui a sei sette mesi, se mi conviene mettere pannelli pari a 3 O 6kwh e se devo chiedere pannelli al silicio o gli altri.
Un’ultima cosa, ma dopo i vent’anni di incentivo(quando finisce) sono obbligato a torglierli perchè non c’è più guadagno o perchè hanno una durata limitata e se rimangono rimane solo il prezzo che il gestore paga la corrente?
Scusandomi per la lungaggine, ma le cose erano molte da sapere, Vi ringrazio anticipatamente.
Giuliano
Giuliano, per quanto riguarda i prezzi, noi non ne diamo su questo blog, quindi se vuoi un preventivo dettagliato scrivici su progema@impiantipannellisolari.eu. Per quanto riguarda la rendita dell’impianto mi sembra congrua quella indicata dal tuo installatore, se metterai l’energia in vendita. La convenienza: un impianto fotovoltaico è al momento il miglior investimento che io conosca. I pannelli: la convenienza sul materiale utilizzato dipende solo da scelte progettuali adeguate, determinate da una serie di fattori che vanno dalla esposizioone del tetto, alla zona in cui si trova, al calcolo delle ombre e via dicendo. Non può essere una scelta casuale. Fine impianto: i pannelli sono garantiti 25 anni, ma durano molto di più. Non c’è covenienza a smaltirli, perchè continuerai a vendere l’energia prodotta o ad autoconsumarla.
l’impianto l’abbiamo istallato 40 MODULI DA 240WAT l’enel ha fatto pure l’allaccio cambiando il contatore vecchio con uno nuovo + potenziato trifase + il contatore di cui preleva o meglio preleverà. l’inverter e un aurora un bel bestione + quadri di interrutari vari e venuto un bel impiantino l’allaccio è avvenuto il trenta di dicembre . ora le faccio una domanda dal trenta DI DICEMBRE IO PRENDERò GLI INCETTIVI DEL GSE ? CIRCA 26/27 CENTESIMI DI EURO GRAZIE ….PERDONA GLI ERRORI
Certo gli incentivi partono dalla data dell’allaccio, ma la pratica verso il GSE deve essere presentata entro 15 giorni.
Buonasera a tutti
vorrei capire preliminarmente costi/ricavi per la bonifica di tetto in eternit e successiva installazione dei pannelli sulla nuova copertura che andro’ a realizzare.
l area interessata e’ di 80 mq circa
il tetto e’ leggermente inclinato da Nord a Sud con esposizione totale al sole in calabria.
mi interesserebbe in particolare capire se impegnare tutta l area o parte di essa per ottenere l ammortamento degli stessi e se in tutto questo si hanno wantaggi x quanto riguarda l energia in casa …! grazie
Antonio, per preventivi e realizzazioni scrivi alla mail aziendale progema@impiantipannellisolari.eu. Grazie.
salve il GSE DOPO QUANTO TEMPO RISPONDE DAL MOMENTO CHE RICEVE I DOCUMENTI
Pietro, di quali documenti parli? Quale contratto stai stipulando con il GSE? Ti riferisci alla convenzione di SSP oppure al piano incentivante? Nelle linee generali, comunque, ha tempo 120 giorni, se l’allaccio rientra nel quarto Conto Energia.
Buongiorno, potrebbe spigarmi bene lo scambio sul posto? io ho capito che se durante il giorno produco di più di quanto consumo comunque nessuno mi pagherà questa energia in eccesso ma resterà a credito per max 3 anni e poi il credito decade.
Stiamo valutando di installare un impianto con produzione di 4.500-4.700 in quanto il nostro consumo annuo si aggira sui 4.300-4.500 ma ovviamente non consumerò mai tutti i kw durante il giorno e cioè quando l’impianto li produce per cui sarò perennemente a credito. Forse nel mio caso conviene la vendita diretta? potrebbe indicarmi i costi di questa alternativa. grazie mille, questo forum mi ha fatto capire tante cose che nessuno ti spiega!
Serena, chi ti ha dato queste informazioni sullo scambio sul posto avrebbe dovuto aggiornarsi già quattro anni fa. Tu immetti nella rete l’energia che non consumi, nel medesimo tempo della produzione, e la rete te la restituisce quando tu ne hai bisogno, senza limiti di tempo. Tu puoi anche decidere di non conservare l’energia in eccedenza, ma di vendere questa quota parte alla rete. Vista la differenza minima tra produzione e consumi, ti consiglio di mandare tutto in autoconsumo. Grazie per i complimenti al blog.
Buongiorno a tutti,avrei bisogno di chiarimenti riguardo l’istallazione di un impianto fotovoltaico in sostituzione di una copertura in eternit.Possiedo un annesso agricolo con copertura ad una falda in eternit,orientata verso ovest e non riesco a capire se per ottenere la maggiorazione dell’incentivo la struttura che sorregge la copertura può essere modificata (magari orientandola verso sud) o deve necessariamente essere mantenuta. La necessità di sostituire la struttura metallica è dettata, sia dal suo orientamento non ottimale, che dal suo sottodimensionamento rispetto al carico della copertura.Grazie e complimenti forum molto utile
David, è sufficiente che tu ottenga autorizzazione comunale presentando una semplice DIA nella quale evidenzi lo stato attuale del tetto, la necessità di smaltimento ed i lavori di ristrutturazione. presenterai tutto questo al GSE, unitamente ai documenti ASL.
Grazie Lorenzo per la risposta, ma ho un altro dubbio,se io iniziassi la pratica subito, riuscirei ancora a rientrare nel quarto conto energia o rietrerei già nel quinto?
David non posso darti certezze.
Abito in un edificio nel centro storico, dove è vietato installare sui tetti impianti fotovoltaici, con una bolletta Enel di circa 250€ bimestre; possiedo nello stesso comune un casolare agricolo con tetto a sud di mq. 100 in eternit da smaltire; il consumo di energia sul posto di detto casolare è minimo perchè non abitato; facendo l’impianto fotovoltaico è possibile inserire nel conto energia il consumo del fabbricato del centro storico?
se la risposta è no, trovo ancora conveniente fare l’impianto vendendo tutta l’energia prodotta?
Tiziano, l’impianto fotovoltaico segue il POD del contatore su cui è allocato. Quindi non è possibile fare ciò che chiedi. Dovendo smaltire l’eternit è sicuramente conveniente realizzare l’impianto anche solo per la vendita. Esiste comunque una soluzione contro la cecità delle autorizzazioni: rifare il tetto in tegole fotovoltaiche.
salve,vorrei sapere quanto costa montare un impianto fotovoltaico a terreno di un ettaro e quanto può produrre considerando che sono in una parte sud della sicilia.grazie.
Gianni, ti sconsiglio vivamente una operazione del genere. Per il solo impianto il costo è di 1,9 ml. euro, ma il problema è che difficilmente sarà autorizzato e ancor più difficilmente potrà accedere agli incentivi.
Spero che questa rubrica sia ancora aperta perchè in alcune risposte che ho letto ho visto che lei evidenziava la possibilità di dare in affitto un terreno anzichè istallare un impianto fotovoltaico che ha un costo molto elevato. Le chiedo quindi, a chi si può affittare? direttamente al Gestore? e in che misura si determina l’importo dell’affitto da applicare?
Grazie
Patrizia, la rubrica resta aperta, ma non si fanno più operazioni di affitto, perchè non esistono più gli incentivi del Conto Energia.