Già nel 1972, in un rapporto commissionato dal Massachussetts Institute of Technology, quattro noti ricercatori come Donella e Dennis Meadows, Jorgen Randers e William Behrens, avevano determinato nella durata limite di 100 anni la capacità del globo terrestre di accogliere l’attuale tasso di crescita della popolazione, della industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse.
Secondo questo rapporto il risultato più probabile sarebbe stato un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione, dei costumi e della capacità industriale.
I quattro, dunque, ritenevano impellente modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro, progettando uno stato di equilibrio globale, in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra fossero soddisfatte e in modo che ciascuno avesse uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.
Da allora il mondo scientifico ha cercato di organizzarsi per ipotizzare, costruire e utilizzare nuove tecnologie che rendessero meno choccante l’impatto dell’uomo sul pianeta, limitandone gli sprechi, i consumi ed i costi, pur senza rinunciare alla crescita, compresa quella industriale, economica e commerciale.
E’ questo il concetto di “ecosostenibilità”, vale a dire un progetto in cui l’attività umana si inquadri senza sofferenza negli assunti ecologisti, quindi senza rinunciare al proprio sviluppo, ad una vita agiata e ad un futuro più roseo per le presenti e per le future generazioni.
Tutta l’attività di Progema è dunque orientata ad uno sviluppo ecosostenibile, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi e dei costi energetici, senza per questo alterare gli attuali stili di vita.
Partecipa alla discussione Ecosostenibilità