Qualche mese fa, quando presso il Ministero dello Sviluppo si discuteva del nuovo Conto Energia, un alto funzionario ebbe a dire che la politica si muove dove richiede l’opinione pubblica e che, siccome la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili è un diritto della gente ed un dovere degli Stati, finalmente anche l’Italia aveva deciso di indirizzarsi verso l’incentivazione di centrali elettriche che, per funzionare, non debbano necessariamente inquinare l’atmosfera come causa della combustione di fossili (carbone – petrolio – gas).
Ricordo anche che un paio di anni fa l’acqua Lete aveva promosso una campagna nella quale pubblicizzava il fatto che i propri impianti di imbottigliamento funzionavano ad “energia pulita”. Sostanzialmente l’azienda acquistava energia verde da Enel, pagandola a maggior prezzo, a vantaggio di una immagine pubblica rispettosa degli equilibri ecologici.
Fu come anticipare i tempi, perché oggi non passa giorno che radio e tv non parlino delle fonti rinnovabili e della possibilità di produrre energia fotovoltaica, grazie agli incentivi dello Stato.
Il Decreto Conto Energia, approvato il 19 febbraio 2007, prevede difatti che per ogni chilowattora prodotto da panneli solari il GSE (Gestore Servizi Energetici) corrisponda da € 0.36 a € 0.44 per la durata di 20 anni.
Il calcolo del corrispettivo varia a seconda della potenza globale dell’ impianto, oltre al fatto che lo stesso sia posto su case private, capannoni industriali o terreno nudo.
Il pannnello fotovoltaico funziona mediante una reazione fisica-naturale del silicio che, “baciato” dalla luce del sole, eccita il movimento elissoidale degli elettroni dell’atomo che lo compone. La relativa produzione di energia è inevitabile, irrinunciabile, certificata da tabelle europee UNI. Sostanzialmente non è possibile che l’evento fotovoltaico (luce = energia) non si avveri. Riassumendo, le tabelle di certificazione ci assicurano che una pannello fotovoltaico di un kilowatt di potenza (Kwp), in una zona bene assolata del sud Italia, collocato seguendo i corretti criteri ingegneristici, produce circa 1.600 kilowattora (Kwh) all’anno. Un impianto di un megawatt (Mgw = 1.000 Kwp), dunque, produrrà circa 1.600.000 Kwh/anno.
Ed ora spostiamo il calcolo sul Conto Energia, che incentiva i Kwh prodotti con € 0.36, oltre ad € 0.095 per la vendita ad Enel (obbligatoria) dell’energia prodotta. La resa economica di siffatto impianto è di € 728.000/anno per 20 anni.
Noi, peraltro, realizziamo gli impianti ottenendo finanziamenti al 100% su presentazione di un business plan di tutto rispetto.
Aggiornato luglio 2008
Lorenzo Lo Vecchio
Salve approfitto della vostra esperienza e competenza per chiedere alcune informazioni.
Possiedo più di 2 ettari di terreno nel comune di Racalmuto provincia di Agrigento, quindi estremo sud, dove le temperature estive raggiungono livelli esagerati, gran parte del quale esposto a sud.
E possibile, diciamo così, investire su questo terreno creando impianti fotovoltaici.
Grazie
Salvatore Sardo
Salvatore, certamente è il miglior investimento che in questo momento io veda. Rende oltre il 11% annuo di media su 25 anni, anche se con questo trend alla fine non ti restituisce tutto il capitale (ti resta però un impianto che continua a produrre energia). Devi solo domandarti chi mette i soldi. Ci sono banche che finanziano, ma valuteranno attentamente i soggetti che andranno a finanziare. A volte erogano mutui chirografari, facendosi garantire lo stato di avanzamento dei lavori, a volte chiedono garanzie reali, fidejussioni, ipoteche.
stiamo per realizzare un impianto di 100 kw sopra sei mila metri di serre cosa mi consigli di metterci come produzione visto che all interno della serra abbiamo solo il trenta x cento di luce sono dalla sicilia della prov di caltanissetta spero a una risposta importante anche perche starei ancora piu tranquillo
Caro Salvatore, purtroppo la mia risposta è quella che professionalmente sono costretto a darti, cioè quella di rivolgerti ad un agronomo che conosce a perfezione quanto irraggiamento serve alle diverse colture. Ti indico qualsiasi facoltà di agraria nella più vicina Università.
Salve,
possiedo due ettari di terra in Calabria, su cui vorrei metterci dei pannelli fotovoltaici e iniziare a produrre energia. Vorrei sapere, se dovessi trovare la Banca che finanzia l’impianto, quanto potrebbe essere il ritorno dell’investimento?
Grazie e Distinti Saluti.
Fabio, se riesce a realizzare l’impianto entro il 2010, il ritorno supera il 13%. Non credo però che abbia molto tempo davanti a sè.
Salve sig. Lo Vecchio, non riesco ad avere informazioni dal GSE per quanto riguarda impianti fotovoltaici su serra.Le domande sono:è obbligatorio mettere pannelli semitrasparenti? o basta mettere i pannelli normali cristallini intervallati da vetri o pannelli vari trasparenti? Ho sentito che hanno revocato l’incentivo su alcune serre, sa dirmi il motivo? Il reddito agricolo deve essere almeno il 51% del reddito derivato dall’impianto fotovoltaico su serra? La ringrazio anticipatamente.
Piergiorgio, lei può mettere tutti i pannelli che vuole, ovvero quelli necessari perchè la luce filtrante sia sufficiente alla coltura prevista nella serra. E’ vero, alcune serre non sono state incentivate, perchè utilizzate al solo fine di ottenere la totale integrazione sugli incentivi. Però le serre hanno un’altra funzione, prettamente produttiva, quindi è questa la destinazione d’uso che non va alterata. Per quanto riguarda il reddito agricolo, dobbiamo suddividere gli impianti di potenza inferiore o superiore ai 200 kwp. Esistono parametri che rapportano la superificie dedicata all’agricoltura e quella dedicata al fotovoltaico, così come alla redditualità, sebbene il fotovoltaico sia stato riconosciuto al pari di una attività primaria. Per questa parte la rimando alla circolare n. 32 del 6 luglio 2009 della Agenzia delle Entrate.
salve Sig. Lo Vecchio.
leggendo le risposte che lei gentilmente da ai lettori,ho capito che se uno ,come nel mio caso, vuole fare un impianto fotovoltaico di una potenza di circa 300 kw,non puo assolutamente contare sulle banche..giusto??
leggendo un suo articolo “FOTOVOLTAICO:REDDITO FINANZIATO AL 100%”, mi è parso di capire che Lei fa impianti chiavi in mano preoccupandosi anche del finanziamento?.
se la risposta è si ,bisogna che ci mettiamo immediatamente in contatto, altrimenti mi dia una dritta su cosa posso fare con un terreno di 15000mq ben esposto ,
la ringrazio per il suo utilissimo servizio.
Egregio Di Santo, non è vero che lei non può contare sulle banche, anche se le banche, prima di finanziare, vogliono valutare il suo merito creditizio. Noi ci occupiamo di rinvenire i finanziamenti attraverso le banche, proprio selezionando dapprima il cliente. Resto eventualmente a sua diposizione.
Buongiorno
avrei 2 domande:
La prima: se in una zona bene assolata del sud Italia il pannello da 1 Kwh produce circa 1.600 kilowattora (Kwh) all’anno, quanto può produrre il medesimo pannello sull’appennino piemontese a 500 metri di altitudine in zona senza smog?
La seconda: Se la banca mi finanzia, a partire da che quantitativo minimo di pannelli installati riesco a ripagarmi le rate bancarie con l’ecoincentivo ?
Grazie
Natalina, alla prima domanda rispondo che dipende in quale zona del Piemonte lo metti. Esiste una microarea intorno al cuneense che produce circa 1380 kwh annui. In altre zone scende sotto i 1200. Per la seconda domanda bisogna mettere un po’ di ordine. Gli incentivi dello stato sono calcolati sui chilowattora prodotti. Più produci, più prendi gli incentivi, più è alta la rata da pagare. Il rapporto, però, è sempre lo stesso.
Buonasera,ho sentito parlare che il GSE non è molto puntuale nei pagamenti,è vero?Ho intenzione di farne uno da 3 o da 6 KW anche se pago una bolletta di 70 euro a bimestre.Conviene farlo anche se pago una bolletta del genere?Lei che tipo di impianto mi consiglia?Da 3 o da 6?
Buonasera,
Mi domandavo quanto costa un impianto fotovoltaico che produca 100kwh??
Grazie mille
Aldo l’impianto è sempre conveniente. Il GSE è in ritardo solo con i pagamenti dello scambio sul posto, in quanto mi risulta che Enel abbia tardato nella lettura dei contatori e nella conseguente trasmissione dei dati. Il pagamento degli incentivi invece risulta regolare.
Pietro, la domanda è incompleta. In quanto tempo deve produrre 100 kwh? Per caso stai invece confondendo i kwh con i kw di picco potenza (kwp)?
buonasera,
ho installato un impianto fotovoltaico a terra di 300kwp il 28/12/2010 e ho un dubbio:ancora l’ Enel non mi ha agganciato e in più mi ha chiesto che la cabina di trasformazione di energia sia loro a tempo indeterminato per spiegarmi meglio è di loro proprità anche se l’ho costruita io sul mio terreno a mie spese.
le sembra una cosa giusta!?
nella determina che mi era stata rilasciata dalla provincia non c’era niente di che!.
grazie.
Paolo, io credo che Enel le abbia chiesto l’accesso esclusivo della cabina di media tensione, della quale effettivamente l’uso appartiene alla rete. Lei ha pagato le opere per installarla. La cabina di trasformazione, invece, dovrebbe essere vicino all’impianto, per poi raggiungere in media tensione la cabina dell’Enel. Purtroppo non conosco il progetto iniziale e, quindi, devo stare alle ipotesi. Quanto all’allaccio, Enel ha tempo fino al 30 giugno. Questo è un “bel” regalino del Conto Energia, che si è preoccupato dei tempi di Enel e non certo delle esigenze del Soggetto Responsabile che, spesso, deve intanto pagare le rate del finanziamento.
Salve sn Antonio vorrei installare un impianto da 25kw.. In sardegba esposizione sud su capannone 180mquadri leggo molti forum vorrei sapere esattamente se il gse e puntuale nei pagamenti e se mi posso fidare visto che si tratta di un investimento importante
Saluti Antonio
Antonio, la risposta è positiva. Il GSE parte con un po’ di ritardo, ma paga anche gli arretrati. Una volta preso il giro, i pagamenti sono regolari e bene identificati sul portale.