Finalmente anche gli italiani si sono resi conto che l’Italia è il Paese del sole. In questi giorni è stato pubblicato il nuovo rapporto del GSE sullo stato degli impianti fotovoltaici in Italia, aggiornato a tutto il 2011.
La crisi in atto in tutto il mondo, le difficoltà di reperire i necessari finanziamenti, le spinte politiche (fortunatamente battute dal referendum) per convertire il futuro della nostra energia da rinnovabile a nucleare non sono stati elementi sufficienti per lenire la spinta degli italiani ad utilizzare energia pulita per le proprie abitazioni e per le attività aziendali. Sul piano della produzione di energia da fonte rinnovabile, e segnatamente nel settore fotovoltaico, siamo andati ben oltre i nostri amici di Germania, che finora avevano detenuto il primato nel mondo.
Nell’anno 2011 gli impianti fotovoltaici in Italia si sono infatti arricchiti di 174.220 nuove unità per una potenza aggiuntiva di 9.300 MW, quasi tre volte la potenza esistente al 31 dicembre 2010. Un altro dato significativo è che nel 95% dei Comuni italiani è presente almeno un impianto fotovoltaico.
Il meccanismo di incentivazione del Conto Energia, erogato dal GSE, è stato il principale artefice di questa crescita. Alla fine del 2011, gli impianti che già vi hanno aderito hanno raggiunto una potenza complessiva pari a 11.500 MW e contribuito al 91% della produzione del 2011 ricevendo, in termine di incentivi, circa 4 miliardi di euro. Allo stato attuale in Italia sono in esercizio circa 330.200 impianti per un totale di 12.780 megawatt installati e di 11.000 tetrawatt prodotti.
Rispetto agli altri Paesi, dunque, l’Italia si colloca nel 2011 al secondo posto nel mondo per capacità fotovoltaica totale in esercizio, alle spalle della Germania e al primo posto, davanti alla stessa Germania, per nuova capacità produttiva entrata in esercizio nell’anno.
Ovviamente queste sono cifre che invitano a spingere ulteriormente sulla valorizzazione di questa fonte energetica, i cui costi continuano a scendere, per nulla legata a fluttuazioni economiche della materia prima, che è il sole.
Nel prossimo anno, però, l’Italia potrebbe perdere questo ambito primato, fonte di orgoglio per cittadini ed aziende, perchè l’apertura del nuovo conto energia in Giappone (che sta convertendo il proprio nucleare sulle fonti rinnovabili) e la grande quantità di impianti che stanno nascendo in Cina sono elementi destinati a sconvolgere le attuali graduatorie.
Lorenzo Lo Vecchio
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