Sono numerosi gli esperimenti andati a buon fine nel mondo del fotovoltaico in multiproprietà, ovvero fotovoltaico partecipato.

Pe realizzare un impianto, infatti, è necessaria una buona disponibilità finanziaria da parte di chi intende costruirlo. Come sappiamo gli impianti fotovoltaici possono essere utilizzati fondamentalmente per soddisfare due scopi principali:

  1. Autoconsumare l’energia prodotta
  2. Rivendere l’energia prodotta per ricavarne un profitto

Esaminando il secondo caso, come abbiamo già visto in precedenti articoli, il ritorno economico dell’investimento è davvero goloso, superando notevolmente forme d’investimento più blasonate. Può essere interessante rileggere l’articolo “Gli impianti fotovoltaici sono un investimento migliore dei Btp“.

La settimana scorsa il noto blog Greenreport ha pubblicato il progetto del nuovo parco fotovoltaico che dovrebbe sorgere a Casole d’Elsa, nelle campagne toscane.

Grazie alla partecipazione delle famiglie della zona che compreranno piccole quote della centrale si otterrà, in un tempo relativamente breve, una potenza notevole di 1MW pronta a far guadagnare i suoi investitori. La centrale fotovoltaica costerà circa 3,5 milioni di euro.

Questo è chiaramente un esempio di come il fotovoltaico partecipato, che altro non riprende e semplifica che il concetto di multiproprietà, possa essere alla portata di tutti.

Pubblicato lunedì 09 Novembre 2009 da Alberto Mancini