Neppure noi, che pure lavoriamo quotidianamente sulla illuminazione con i led, lo avevamo immaginato. Uno dei capitoli di spesa che i Comuni italiani possono facilmente abbattere è quello delle lampade cimiteriali. Non già perchè i consumi siano alti, ma perchè si tratta di lampade che sono accese 24 ore su 24 e perchè in ogni cimitero, pur piccolo che sia, ce ne sono centinaia.

E allora, vediamo di fare quattro conti e di capire perchè i Comuni italiani possono ottenere un risparmio immediato a costo zero, cioè veramente senza dovere anticipare un solo euro.

Partiamo dalle lampade esistenti e prendiamo ad esempio un Comune di 5.000 abitanti che (questa è una media molto inferiore alla realtà) illumina i luoghi di riposo con 1.500 lampade votive. L’impianto funziona senza sosta a 24 volt. Le lampade votive tradizionali hanno una potenza di 4,5 watt e, a causa delle intemperie, devono essere sostituite piuttosto spesso. La durata media di una lampada votiva è di 2,5 anni.

Quali sono, dunque, i consumi che il Comune attualmente deve sostenere? In bolletta verranno conteggiati al Comune 59.130 chilowattora all’anno, ad un costo medio di Euro 0,18 cadauno, per un totale annuo di Euro 10.642,40. Sono soldi, come si usa dire, anche se in verità il Comune non si accorge molto di questa spesa, che è ben poca cosa rispetto ai costi per l’illuminazione stradale, degli uffici e dei luoghi pubblici di ritrovo e di istruzione.

Da diversi anni i cinesi illuminano i propri luoghi di culto con lampade votive a led, ma fino a questo momento i loro prodotti non sono stati molto divulgati in Europa, vista la difficoltà di costruire una buona lampada led su uno spazio tanto piccolo, quanto lo è quello di una lampada votiva. Per questo motivo gli europei, con gli italiani in prima linea, hanno elaborato un prodotto di grande affidabilità, la cui durata viene garantita per 50.000 ore, anche se prove di laboratorio ne hanno prolungato la durata fino a 75.000 ore.

La lampada votiva a led (o lampada cimiteriale a led) ha una potenza di soli 0,5 watt, funziona a 24 volt, costa 2,5 Euro (si possono ottenere sconti secondo la quantità), sviluppa 20 lumen/watt, e la sua luce è di colore bianco caldo (2.500 Kelvin).

Esposti così i dati tecnici delle nuove lampadine a led ad uso cimiteriale, rifacciamo il conto di prima per lo stesso Comune di 5.000 abitanti con 1.500 lampade votive, accese ogni giorno per 24 ore. In questo caso i chilowattora in bolletta saranno 6.570 ed il costo annuo in bolletta sarà sceso a Euro 1.183, circa il 87% in meno del precedente costo, il che vuol dire che, se il Comune pagasse di tasca propria, l’investimento si ammortizzerebbe in circa 5 mesi, con l’ulteriore vantaggio che la durata delle lampadine non sarà più di 2,5 anni, bensì di circa 6 anni.

Il bello di tutta questa operazione è che il Comune non pagherà di tasca propria, perchè con la formula del noleggio operativo (per informazioni scrivere a info@progemaenergia.it) il Comune pagherà una rata di noleggio nettamente inferiore al risparmio e, quindi, ai soldi che potrà mettersi nel cassetto, invece che pagarli in bolletta. Per fare un esempio concreto, con un noleggio operativo che abbia la medesima durata dei led, 6 anni, la rata annua sarà di Euro 1.036. a fronte di un risparmio annuo di Euro 9.461.

Questa è una operazione che aumenta il cash flow annuo di quel Comune per Euro 8.425 annui, quindi di Euro 50.550 per tutta la durata dei led, senza avere speso neppure un euro. Tutti i conteggi sono Iva esclusa.

Pubblicato giovedì 29 Agosto 2013 da Alberto Mancini