Nel mondo del fotovoltaico una delle applicazioni in maggiore evoluzione è sicuramente l’intergrazione con l’agricoltura. In diverse regioni d’Italia sono numerosi gli impianti realizzati che danno un eccezionale riscontro in termini economico-ambientali, per citarne uno vi ricordiamo l’impianto in Toscana. Il modello principale che ci viene proposto da paesi come l’Olanda è sicuramente la serra fotovoltaica.
Nei paesi bassi è presenta la serra più grande del mondo che utilizza la tecnologia fotovoltaica sia per anticipare le coltivazioni sia ovviamente per rivendere l’energia pulita, la serra fotovoltaica è visbile al Floriade Exhibition Hall.
Nella provincia di Brescia e più precisamente nelle campagne di Esenta di Lonato ha preso vita la più grande serra fotovoltaica d’Italia.
I numeri della serra fotovoltaica?
Per comprendere meglio l’entità del progetto possiamo dare qualche numero indicativo sulla serra della provincia Brescia.
- superfice serra: 15.000 mq.
- superficie utilizzata per i moduli fotovoltaici: 6.825 mq.
- potenza kwp: 888
- energia prodotta kwh/anno: 1.100.000
- tipologia di panelli: silicio policristallino
- risparmio tonnellate CO2/anno: 759
- numero di moduli fotovoltaici: 4.800
- costo dell’impianto finanziato: 5 milioni di euro
Impatto ambientale di una serra fotovoltaica
Le coltivazioni ortoflorovivaistiche si prestano di natura all’installazione di impianti fotovoltaici. La loro struttura di vetro ed alluminio è perfetta per l’integrazione di pannelli solari che anche da un punto di vista estetico hanno sicuramente un buon impatto sull’ambiente circostante. Inoltre i vantaggi derivano proprio dal bisogno delle colture di energia solare che possono godere di periodi anticipati e costanti rispetto all’irradiazione solare “naturale”.
Per riassumere i buoni motivi per installare una serra fotovoltaica: valore estetico, totale integrazione, colture migliorare, vendita di energia pulita, riduzione di emissioni CO2.
Le serre sono meravigliose, infatti le abbiamo realizzate noi e non credo sia corretto che pubblichiate sul vostro sito le foto e le specifiche dell’impianto.
io seguo questo sito da un paio di mesi e fanno sempre differenza tra gli impianti fatti da loro e quelli no gli impianti che fanno li mettono qui http://www.impiantipannellisolari.eu/category/realizzazione-impianti-fotovoltaici/ cmq belle ste serre e l’articolo non può che fare bene al settore!
Non diciamo sciocchezze per cortesia. Questo è un sito informativo e nessuno si arroga meriti non propri. Il blog, per sua stessa definizione, è un punto di incontro per scambi di opinioni e di dati. Trovo scorretto che Lei abbia utilizzato questo mezzo, pubblico ed aperto a tutti, per un commento che, per netiquette, avrebbe dovuto essere inviato per email. Per quanto riguarda i nostri impianti, sono bene evidenziati alla voce “ultimi impianti realizzati”. Foto e specifiche delle serre, infine, sono stati inoltrati sulla rete e resi di pubblico dominio non certo da noi. Se gradisce che si tolga questa notizia, prima si qualifichi e poi lo richieda con valide motivazioni. Grazie.
Scusa Adriano, la mia risposta non era per te ma per Aliprandi.
Come da Lei richiesto mi qualifico, sono uno dei responsabili del progetto serre di Lonato. Per correttezza non ho citato e non citerò il nome dell’azienda per la quale opero. Pur non volendo innescare una polemica devo comunque replicare visto che non ci vuole un’aquila per capire che il sito è una pagina pubblicitaria travestita da blog!!! A lato delle foto del mio impianto trovo: vuoi realizzare il tuo impianto fotovoltaico? Non esitare a contattarci! E poi è lei che trova scorretto che io le risponda utilizzando il blog!!! Chiudo facendo presente al Sig. Adriano che le pubblicazioni ufficiali effettuate tramite le principali testate giornalistiche e di settore sono quelle che fanno bene allo sviluppo del fotovoltaico!
Caro Massimo, mi fa piacere che tu non voglia innestare alcuna polemica. Per me è lo stesso. Però devo dirti che se vai su Google (mi sembra che sia un portale che eroga servizi al navigatore) e digiti come parola chiave “serre fotovoltaiche”, escono numerose pagine tutte contenenti riferimenti alla tua serra. Al fianco, trovi anche le pubblicità di tuoi diretti concorrenti. Allora perchè te la prendi con noi? Spero di avere chiarito il mio punto di vista e spero anche di averti al nostro fianco per altre stimolanti discussioni che fanno solo bene al nostro mondo fotovoltaico, purchè l’argomento sia affrontato con la massima serietà (non è un appunto rivolto a te). Grazie.
@Massimo Aliprandi
Le pubblicazioni ufficiali e le principali testate giornalistiche ??
Forse non è chiaro a chi usa poco internet che l’informazione gira liberamente e personalmente sui blog leggo tutti i giorni e su questo come su altri ho imparato diverse cose inerenti al fotovoltaico.
Sono daccorco con LoVecchio, tutti i blog hanno pubblicità di aziende meno male che qualche azienda fa pure informazione oltre che rimostranze 😉
Uh questa l’avevo persa, esprimo piena solidarietà a questo blog che da più di un anno ci da informazioni utili ed assistenza.
“non ci vuole un’aquila per capire che il sito è una pagina pubblicitaria travestita da blog”
Si commenta da sola è chiaro che chi scrive questo non conosce questo blog, sono daccordo con Adriano che dice che è un bene che ci siano aziende che invece di rivendere il servizio e basta facciano informazione anche perchè almeno sono notizie che arrivano da persone del settore.
Io vi ringrazio per i consigli che mi avete dato per il mio impianto di casa, anche se non l’ho fatto con voi… siete stati gentilissimi… continuate così ragazzi!
Opero al sud, dove sole e serre ce n’è in grande quantità. Ho però difficoltà a fare avvicinare i coltivatori al mondo del fotovoltaico. Da noi si producono ortaggi come melenzane, pomodori, zucchine ecc tutto l’anno. Mi chiedo se le vostre esperienze siano positive, quanto alle possibilità di coltivazione e soprattuto di cosa. Quali specialità si possono produrre nelle serre? Cosa migliora con questi ompbreggiamenti? I nostri produttori non rinuciano a un solo centimetro di copertura trasparente. Credo che lo scambio di informazioni ci possa aiutare. Grazie.
Dipende dal posizionamento della serra, comunque in generale è possibile coltivare fungaie e frutti di bosco, oltre ad asparagi ed erbe aromatiche. Nella nostra esperienza abbiamo però visto che è piuttosto semplice collegare i corridoi delle serre. Il risparmio energetico è molto alto, oltre alla vendita dell’energia alla rete. Anche gli incentivi del Conto Energia superano abbondantemente i costi del finanziamento.
scusate il disturbo noto con molto piacere delle info utilissime una cosa mi interesserebbe sapere anche se in maniera sommaria quanti lux ci sono all’interno di una serra e sopratutto quanti gradi all’interno…
grazie mille…
Ferdinando, ogni serra può essere progettata ad hoc per le esigenze richieste. Sulle serre possono essere montati anche pannelli che lasciano filtrare la luce, perchè le celle fotovoltaiche sono separate l’una dall’altra, mediante fasce di cristallo libero. Questo tipo di pannello viene richiesto su misura e, quindi, i tempi di consegna sono piuttosto lunghi. Un nostro cliente ha costruito una serra prefabbricata in cemento, aperta su tre lati, altezza dei piloni 10 metri, per collocare l’impianto sul tetto e lasciare ugualmente entrare la luce necessaria all’uso. E’ un floricoltore ligure.
Non entro nel merito delle rese energetiche dei pannelli solari ma vado a sottolineare il fatto che per avviare una coltivazione servono dati agronomici sulle disponibilità luminose dell’interno della serra.
Chi improvvisa, come sempre, ci lascia le penne.
Per quel che ne so nessun dottore agronomo specialista, unica figura tecnica qualificata in materia, ha mai presentato ricerche applicate in questo campo.
Fiorenzo, pensi davvero che un agronomo non sappia definire le diverse peculiarità, utili perchè cresca un fungo o un pomodoro? Una fragola, un mirtillo o un lampone, invece che una pianta di basilico? Sono d’accordo con te che chi non è del mestiere rischia di lasciarci le penne, ma non sono più d’accordo con te quando affermi che si tratta di una scienza ancora sconosciuta, perchè è una delle più antiche del mondo.
è molto interessante il mondo delle serre fotovoltaiche, esiste un problema ogni regione pretende di dettare regole diverse. opero in calabria per le serre chiedono massimo una potenza di 500 kW e il 70% lo deve consumare. invece di aiutare questo mondo mettono il bastone tra le ruote. saluti a tutti Vincenzo
scusate volevo sapere quando il fattore di ombreggiamento delle serre poste sulla copertura puo incidere culle colture.
cinque milioni di euro per ottocento kilowatt, mah
Stefano, oggi le cifre sono molto cambiate. In sei mesi il mercato si è modificato ed i listini sono crollati. A breve torneranno a salire per la nuova ingente richiesta sul mercato americano e cinese. Per quanto riguarda le serre, bisogna anche valutare il tipo di struttura progettata.
Salve, sig. Lorenzo volevo sapere in merito a queste serre quanto costerebbe la realizzazione della struttura a regola d’arte per ospitare poi questi pannelli.
immagino che la struttura abbia un costo elevato?
grazie
Dipende dal tipo di struttura. Diciamo che il prezzo varia da Euro 800 al kwp a Euro 1.200 al kwp.
Salve a tutti, sto approntando lo studio preliminare per un impianto su serre FV da c.ca 1MWp.. qualcuno conosce qualche sw free per la previsione dei lux interni? Ritengo che sia un punto di partenza per ogni studio preliminare.
Grazie.
Alex, purtroppo non posso aiutarti in questo senso, perchè noi siamo professionisti che comprano i rogrammi, pagandoli anche salati. Ciao.
Ai gentili Sig. e responsabili di “impianti pannelli solari,eu”; gentilmente vorrei chiedervi se sapete quali tipo di coltivazioni si possono attuare in una serra, una volta che il suo tetto è stato coperto dai pannelli fotovoltaici e che quindi, causano ombra totale alle colture sottostanti, che dovrebbero accontentarsi della sola luce proventiente dalle fiancate della serra…mi vengono in mente i funghi che non credo abbiano bisogno di luce ma ..ce ne sono altre? e quali sono le rese economiche? grazie se potete rispondere alla mia mail ve ne sarò grato
Simone, tutte quelle coltivazioni che non richiedono un forte irraggiamento solari, quali ad esempio fungaie, asparagaie e frutti di bosco.
buongiorno,
cortesemente vorrei chiedere se la coltivazione dello zafferano è compatibile con le serre fotovoltaiche
Caro Marco, non sono nè agronomo nè botanico ma se non vado errato lo zafferano ha necessità di fiorire al sole. Fammi sapere, perchè sono curioso anch’io.
Salve, vorrei chiedere al responsabile di impianti pannelli solari,eu” se è possibile visitare un impianto di serre fotovoltaiche già realizzato possibilmente con le colture in atto.
grazie
Domenico, non penso vi siano problemi. Chiedo autorizzazione e poi ti rispondo in privato.
Qualche dato economico…
terreno esposto a SUD, centro Italia, ci costruisco serre..
– quanto tetto è neseccario per un imp. FV da 100 kw?
– quanto mi costa l’impianto? Posso stimare 3000euro per KWp?
– quanto mi costano le serre?
– coprire la falda verso nord con materiale trasparente(così non sono costretto a fare delle serre troppo alte in modo di avere luce solo dai lati) mi fà rientrare comunque nella fascia “integrazione architettonica” oppure in quella parziale? Nel caso valesse la seconda, avrei ugualmente la maggiorazione del 5% sull’incentivo conto energia?
Quale delle coltivazioni (funghi, asparagi, erbe aromatiche) implica meno consumo di riscaldamento e varie? E quale è la più redditizia?
Sono tante domande ma spero di poter avere delle valide risposte.
Grazie mille
OSCAR, RISPONDO IN MAIUSCOLETTO ALLE TUE DOMANDE.
Qualche dato economico…
terreno esposto a SUD, centro Italia, ci costruisco serre..
– quanto tetto è neseccario per un imp. FV da 100 kw?
1600 METRI QUADRI
– quanto mi costa l’impianto? Posso stimare 3000euro per KWp?
QUESTA RISPOSTA POSSO DARTELA SOLO IN PRIVATO. ATTENZIONE: NON SEMPRE I PREZZI BASSI COSTITUISCONO UN RISPARMIO.
– quanto mi costano le serre?
CALCOLA CIRCA 600 EURO AL KWP.
– coprire la falda verso nord con materiale trasparente(così non sono costretto a fare delle serre troppo alte in modo di avere luce solo dai lati) mi fà rientrare comunque nella fascia “integrazione architettonica” oppure in quella parziale?
SE IL PROGETTO E’ BEN FATTO SARANNO TOTALMENTE INTEGRATI.
Nel caso valesse la seconda, avrei ugualmente la maggiorazione del 5% sull’incentivo conto energia?
NON ESISTE QUESTO PREMIO AGGIUNTIVO PER LA TIPOLOGIA DI IMPAINTO CHE RICHIEDI.
Quale delle coltivazioni (funghi, asparagi, erbe aromatiche) implica meno consumo di riscaldamento e varie?
E quale è la più redditizia?
HO VISTO UTILIZZARE LE SERRE PRINCIPALMENTE COME FUNGAIE.
mille grazie,
credo che ci vedremo anno nuovo di persona…
Salve Lorenzo,
mi aggancio alla richiesta effettuata dal sig. Domenico chiedendole se fosse possibile aggregarmi alla visita all’impianto su serra.
Un saluto
Carissimo signor LO VECCHIO io ho fatto domanda per fare una serra con fotovoltaico e la mia posizione geografica è in sicilia (ag),la serra che verrà costruita sarà alta 5 metri esposta a sud volevo sapere se si può coltivare altre culture visto che siamo propio al sud della sicilia,e se c’è la possibilità di costruire una serra io e non terzi a sfuttare il benebicio prodotto vendendolo all’enel.CHE indirizzo mi può dare per aver i contributi equii all’impianto,mille grazie aspetto sue risposte ciao.
Egregio Luigi, non ho capito molto bene la sua domanda e me ne scuso. Se la serra è alta 5 metri, comunque, non prenderà luce diretta dal sole, quindi dovrà orientarsi verso quello colture che non ne hanno necessità. Le consiglio, per questo, di affidarsi ai consigli di un bravo agronomo. Quanto ai “contributi equi” dell’impianto, se chi le realizza l’impianto ha fatto una buona progettazione, le dovrebbe accedere ad un piano di incentivazione totalmente integrata, dimensionato alla potenza dell’impianto stesso, secondo le tabelle del GSE. Infine, la vendita dell’energia è condizionata alla quota parte del suo autoconsumo. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, può scrivermi a progema@impiantipannellisolari.eu
Caro Alex, penso che non vi siano problemi. La mia risposta è identica a quella offerta a Domenico.
Salve. Volevo chiedere se qualcuno conosce quanti lux ci possono essere all’interno di una serra fotovoltaica alta 5 metri, larga 30, lunga 80, esposta a Sud, utilizzando moduli non trasparenti, realizzata nel Sud Italia.
Grazie
buongiorno sig.lorenzo,volevo chiederle cosa mi consigliava di coltivare su una serra di 5000mq in cui la falda esposta a sud,2500mq,verra coperta per 2200mq da pannelli fotovoltaici.La serra é alta lateralmente mt2,3 e al centro della capriata mt5,0.Per l’impianto e moduli da montare puo darmi un consiglio o farmi un preventivo?Grazie
Claudio, il preventivo te lo faccio volentieri se mi scrivi alla mail aziendale, che è progema@impiantipannellisolari.eu. Questo è un blog informativo. Per quanto riguarda le coltivazioni, come ho spesso detto io non sono un agronomo, ma collaboro con agronomi docenti universitari. Eventualmente posso offrirti nomi e telefoni, privatamente. Nelle linee generali dovresti farci sapere anche dove si trova la serra, ma io credo che la migliore coltivazione, in quelle condizioni, siano fungaie o frutti di bosco.
Salve,
sono un produttore di fiori e quindi vorrei installare un´impianto fotovoltaico sulla mia serra.
Vorrei chiedervi se servono autorizzazioni particolari, comunali, provilnciali o regionali per un´impianto da 150 kWp su serra. Se viene riconosciuto il premio del 5% nel caso di impianto Fv su serra.
Grazie
Luigi
Luigi, se la serra è già esistente basta una semplice comunicazione di inizio lavori. Per quanto riguarda il premio la risposta è negativa, ma viene riconosciuta la totale integrazione.
Siamo in Sicilia. Abbiamo presentato la DIA per la costruzione di una serra fotovoltaica in zona agricola. A distanza di cinque mesi dalla presentazione della Dia e a serre già installate il comune ci diffida dall’ installare i moduli motivando l’ atto con l’ elevato impatto ambientale trattandosi di zona turistica. Secondo Lei è lecito? Mi potrebbe rispondere privatamente sulla mail? Grazie.
Buongiorno a tutti, noto moltissime informazioni e dati utili relativi all’efficenza delle serre fotovoltaiche, ma al momento sarei interessato a capire se e cosa differisce, a livello autorizzativo, nella realizzazione della struttura di una semplice serra da una serra che in futuro verrà parzialmente o totalmente rivestita di pannelli fotovoltaici integrati o parzialmente integrati.
Conviene formulare una richiesta congiunta? Qual è l’enet di riferimento per la regione Emilia-Romagna? La realizzazione del progetto coinvolgerebbe un tereno agricolo della provincia di Piacenza. Grazie
Andrea, cerco di sintetizzare la risposta. Ogni Regione, purtroppo, ha sue proprie Leggi per questo genere di operazione. Lo dico spesso: non esiste un sistema-Italia, eppure è stato dimostrato che, quando si vuole, in questo Paese le Leggi si fanno in tre giorni. Nelle linee generali, per realizzare una serra aperta su terreno agricolo, è necessaria soltanto una DIA, ma alcune regioni richiedono anche una relazione paesagistica ed un contratto con il coltivatore, ove si identifichi il tipo di produzione. L’ente di riferimento è l’ufficio tecnico del Comune di pertinenza e, in caso di vincoli paesagistici, l’ufficio di verifica ambientale della Provincia. In questo secondo caso, non credo che tu faccia in tempo a chiudere l’impianto entro la fine dell’anno, almenocchè non venga pubblicata l’agognata disposizione, secondo cui dovrebbe essere sufficiente la presentazione della richiesta di sopralluogo ad Enel, entro il termine del 31 ottobre, al fine di rientrare nel piano GSE del 2010.
Daniela, mi spiace di quanto ti capita. Accolgo la tua richiesta di risponderti privatamente.
…. grande Massimo… diglielo che la serra è la tua e che proprio perchè ci sono diversi siti che pubblicizzano le serre FTV possono pubblicizzare tranquillamente le altre lasciando perdere la tua che non hai piacere giustamente di vederla in luoghi e siti da te non prescelti.. Grande Massimo e “PINO”. ( chi sà capisce )-
Diego, beati voi che vi “capite”. Cos’è la tua, una associazione segreta? Massimo è quello che ci ha scritto oltre un anno fa? Chi è Pino? Aldilà delle risposte già fornite al tempo, devo farti osservare che questo è un sito professionale che è utile a chi si collega per avere informazioni. Ogni intrusione, come la tua, certifica solo una maleducazione tipica di chi non nutre rispetto per gli altri.
Vorrei rispondere a Fiorenzo Pandini e dire che a perfettamente ragione, si puo stimare la crescita e lo sviluppo di una varietà colturale ma non si possono dare dati certi, solamente dopo dei cicli colturali sperimentali. In pratica una coltivazione su questo tipo di agrosistema dev’essere prima studiata su serre fotovoltaiche sperimentali da Agronomi specializzati, solo in seguito si potrà dire che colture si possono eseguire e a che condizioni.Tutto il resto è aria fritta. Vorrei aggiungere che le serre fotovoltaiche nascono come serre agricole e non come campo fotovoltaico con incentivazione maggiore, quindi chi intraprende questa strada dovrebbe essere una persona con esperienza nel settore o con una formazione che li permetta di poter svolgere una regolare attività agricola beneficiando della copertura fotovoltaica.
Giandomenico, concordo con te e con Fiorenzo (nella misura in cui lo avevo già fatto in passato) ed aggiungo che il GSE, al fine di ammettere al piano incentivante questo genere di impianti, vuole che la domanda sia corredata da un contratto di coltivatore diretto per lo sfruttamento della serra.
Molto bene, grazie dell’informazione mi potresti mandare il link dove il GSE spiega le modalità contrattuali da seguire.
Giandomenico, non è pubblicato sul sito, ma fa parte della nostra operatività quotidiana. Di fatto, non è una Legge, ma una prassi.
Voi non siete il GSE. La prassi e la legge son due cose differenti. Credo che fra qualche anno questi coltivatori potrebbero avere delle difficoltà visto che devono andare sul mercato con dei prodotti di cui non si conosce la qualità. Aggiungerei di non confondere una serra con una fungaia……… please.
Giandomenico, ti chiedo cortesemente di manifestarti congruo alla serietà di questo blog. Ti ringrazio.
Ciao a tutti vorrei relizzare una serra con tanto di impianto fotovoltaico su una superfice di circa 3000 mt quadri mi sorge un dubbio siccome questa superfice e attraversata da una linea di alta tensione che ha una altezza superiore di 40 metri volevo sapere se potrei avere dei problemi per le varie autorizzazioni a procedere nel relizzare l’impianto ciao saluti a tutti
Francesco, la risposta è sì. Enel ti chiederà una area di rispetto, sotto la quale non è possibile svolgere alcuna attività.
senza nulla togliere alla validità di un impianto fotovoltaico, mi fa pena sentire parlare di serre fotovoltaiche, è una bufala, nessuno potrà coltivarci alcunchè, tranne i funghi e le ortiche, meglio realizzare dei cavalletti appoggiati a terra, costano meno.
Paolo Foroni – Verona. progettista di serre da 30 anni.
Egregio architetto, lei stesso afferma che sotto le serre si possono coltivare funghi e frutti di bosco. Non mi sembra si possa parlare di “alcunché”. Ognuno è libero di coltivare ciò che crede più opportuno. Non le sembra? Inoltre i cavalletti sono considerati impianto a terra, mentre le serre godono di una maggiore incentivazione da parte del Conto Energia.
Egregio Sig. Lorenzo Lo Vecchio, sicuramente le serre fotovoltaiche e tutti gli impianti in genere per produrre energia sono da incentivare e vantaggiosi per il nostro sistema energetico nazionale.
Quella che invece io definisco “bufala” è la “serra fotovoltaica” in quanto le due definizioni sono nettamente in contrasto, o è “serra”, oppure è “fotovoltaico” le due cose assieme non funzionano.
Per rientrare dall’investimento del fotovoltaico, se va bene, ci vogliono 10 anni, per pagare la serra con produzioni ad alto rendimento economico (non con i funghi o con i frutti di bosco) altri 10 anni.
Qualcosa non va.
La mia attività di progettazione di serre ed impianti spazia in tutto il nord Italia, ogni regione ha proprie normative, talvolta semplici, spesso difficili e contrastanti.
Recentemente, lo scorso 3 febbraio 2010 la Regione Veneto, per contrastare quella che io ho chiamato “bufala” e che confermo, cioè la serra fotovoltaica, ha emanato la D.G.R n. 172 “INDIVIDUAZIONE DELLE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE CHE DISTINGUONO LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SERRE NONCHE’ GLI ELEMENTI ACCESSORI AL LORO FUNZIONAMENTO”
La Delibera Regionale impone che almeno l’80% della superficie della serra debba essere coperta con materiale trasparente, (vetro, plastica, ecc.) il restante 20% (area accessoria, avanserra, locali adibiti alla lavorazione, centrale termica, ecc.) potrà essere coperto con materiali opachi, (esempio da pannelli fotovoltaici).
Questo proprio per contrastare il proliferare di fotovoltaico camuffato come serra.
Considerato che di quel 20% si potrà sfruttarne solo la metà, cioè la parte più privilegiata rivolta a sud, risulta che si potranno installare i pannelli fotovoltaici solo sul 10% della superficie.
Se la serra ha una superficie di 1000 mq si potranno installare solo 100 mq di pannelli fotovoltaici. (più o meno 12-15 KWP)
Sulla base di quanto sopra esposto, se per esempio si volesse produrre un MegaWatt (sono necessari circa 15.000 mq di pannelli fotovoltaici) si dovrà realizzare una serra di almeno 150.000 mq (15 ettari)
Ciò è improponibile.
Attendo la Sua replica.
Paolo Foroni – Verona, progettista di serre da 30 anni.
Egregio Sig. Lorenzo Lo Vecchio, dimenticavo di precisare che anche la Regione Sardegna, prima fra tutte, oltre al Veneto, ha disciplinato la costruzione di serre fotovoltaiche a precise condizioni.
L’installazione dell’impianto fotovoltaico potrà essere effettuato solo su serre “produttive” (ortofrutta e florovivaismo) e che il servizio energetico sia gestito direttamente dall’imprenditore agricolo o da società miste con maggioranza a favore dell’imprenditore agricolo.
Tutto questo per evitare speculazioni di vario genere.
Altro aspetto non meno importante è quello che la serra fotovoltaica dovrà avere un livello minimo di illuminamento pari o superiore al 75% in modo da consentire anche la diversificazione delle coltivazioni nell’arco dei 20 anni.
Come sappiamo infatti, il vero limite di una serra a bassa luminosità, pur permettendo bene o male la possibilità di effettuare limitate coltivazioni (funghi o frutti di bosco) è quello di non potere produrre coltivazioni diverse dai funghi o dai frutti di bosco che potrebbero diventare a lungo andare antieconomiche.
Nel dettaglio, per realizzare un serra fotovoltaica devono essere soddisfatti in sintesi i seguenti criteri:
1. qualifica di imprenditore agricolo;
2. presenza di un florovivaista con capacità professionale adeguata;
3. livello di illuminamento della serra pari o superiore al 75%
Paolo Foroni – Verona, progettista di serre da 30 anni.
Ho dimenticato di precisare una cosa non meno importante, se la serra fotovoltaica non viene utilizzata per tutti i 20 anni per produrre piante, fiori o verdura, o peggio se si cessa l’attività florovivaistica, decade la tariffa incentivante e si rischia anche di dover restituire i quattrini sino ad allora percepiti.
Auguri
Paolo Foroni – Verona, progettista di serre da 30 anni.
Egregio architetto Foroni, vedo che lei ha a cuore la disciplina delle serre nel settore fotovoltaico, ma il mio mestiere è quello di realizzare impianti fotovoltaici nel rispetto delle Leggi e della normativa vigente. Conosco perfettamente le delibere regionali cui Lei fa riferimento, cosicchè in quelle zone vanno rispettati i parametri di cui Lei parla, oltre al fatto che in tutta Italia le serre fotovoltaiche vanno coltivate con regolare contratto agricolo e l’energia prodotta deve essere a vantaggio di una impresa agricola. Non sta a noi fare altro tipo di discriminazioni, in quanto il termine “serra fotovoltaica” è contemplato nel decreto Conto Energia del 19 febbraio 2007 e viene ripreso anche nel terzo Conto Energia del 2011. Semmai possiamo osservare che le delibere regionali, provinciali e comunali fanno del nostro Paese uno Stato a mosaico poliforme, difficile da interpretare e costoso da praticare per quelle aziende che operano su tutto il territorio nazionale. Continuiamo pure con i distinguo e con le polemiche, arte sempre viva tra noi italiani amanti dei salotti televisivi, ma poi non lamentiamoci dei giudizi che possono esprimere su di noi Paesi come Germania, Francia, Inghilterra, Norvegia, Svezia, Finlandia (per restare in ambito europeo) molto più concreti ed agili. Sa cosa le risponderebbero in quei Paesi? Le risponderebbero così: “Scusi architetto, ma se utilizziamo queste strutture per produrre energia pulita, stiamo facendo solo del bene all’ambiente. Perchè sotto non possiamo farci crescere anche qualche fungo o qualche mirtillo?”.
Ciao a tutti,
chi mi può dire quali sono le leggi e delibere in Trentino Alto Adige per la costruizione di una serra fotovoltaica ad uso ortofrutticolo.
Grazie
Un Contadino.
Credo che in quelle zone valgano le stesse regole del Conto Energia, che è una Legge italiana. Per quanto riguarda i vincoli paesagistici, invece, la normativa può cambiare da Comune a Comune e da provincia a provincia.
scusate signori… ma non vedo i costi della cessione del credito verso la banca…..sono un privato in provincia di pescara. ho installato un impianto fotovoltaico a casa con finanziamento bancario. adesso vogliono una cessione del credito tramite notaio. fin qui mi sta bene; ma 600 euro per una firma!!!!!! qualcuno può dirmi di più!?
Angelo, qualcuno ci aveva promesso che tutto questo sarebbe finito. Sono d’accordo con te, ma sembra che riescano a farsi ascoltare meglio i libici degli italiani.
Mi è stato riferito che dopo 3 anni di sperimentazione fatto da una grossa coperativa dove hanno provato coltivare fragole lamponi more in suolo e fuori suolo all’interno di serre ricoperte da pannelli solari i risultati sono stati deludenti in quanto la produzione era del 40% in meno rispetto alla media quindi antieconomica, fallimentare oltre a non avere frutti di qualità,se si vuole fare colture da reddito è improponibile coltivare su serre fotovoltaiche.Dopo ognuno è libero di fare quello che vuole , comunque consiglio di stare attenti e di informarsi bene perchè il pannello solare assorbe la luce…..non voglio entrare in merito ma hanno fatto uno studio approfondito
Adeiana, hai perfettamente ragione, tant’è che il nuovo Conto Energia prevede che in caso di impianto fotovoltaico su serra, i pannelli non possano occupare più del 50% della superficie irraggiata. Mi domando come abbiano potuto oscurare un tetto che deve invece fare filtrare la luce. Ci sono comunque in commercio nuove tecnologie che superano ampiamente questo problema.
La Signora Adeiana ha toccato un tasto dolente, la maggior parte delle serre fotovoltaiche che ho visitato io qui al nord per documentarmi per la mia attività, coperte per il 50% della superficie del tetto con pannelli fotovoltaici erano inutilizzabili per la stragrande maggioranza delle coltivazioni florovivaistiche da reddito.
Le uniche piante presenti che ho visto erano i papaveri e le ortiche.
Saluti, Architetto Paolo Foroni – Verona. progettista di serre da 30 anni.
Architetto Fioroni, già in passato abbiamo avuto modo di confrontarci su questo argomento. Come Adeiana dice, le coltivazioni non sono solo di ortiche e papaveri. Lei vede ortiche e papaveri solo sotto quelle serre che sono state costruite o adibite per gli impianti fotovoltaici, tralasciando ogni forma di coltura. Se lei progetta serre da 30 anni, dovrebbe consigliare Adeiana su quel tipo di coltivazioni che, come dicono gli agronomi, si sviluppano anche e meglio mediante uno scarso irraggiamento solare. Attendiamo elenco.
Vorrei poter pubblicare una dozzina di foto di serre fotovoltaiche che ho visitato al nord Italia per documentarmi sulla possibilità di ottenere coltivazioni orticole e floricole che consentano un minimo reddito, per “minimo reddito” intendo quello che consente di pagare l’investimento in almeno 10 anni.
Non so come fare, se Lei sa come fare mi faccia sapere.
Egregio Lorenzo Lo Vecchio, ho consultato alcuni miei importanti clienti florovivaisti, i più noti del settore, con aziende prevalentemente collocate nel nord e centro Italia, oltre che in Sardegna.
Riguardo l’elenco di piante orticole e/o floricole coltivabili in mezz’ombra all’interno delle serre fotovoltaiche, ho consultato anche vari professori universitari di scienze e biologia di alcune note università italiane.
In particolare quelle facoltà universitarie per le quali il sottoscritto ha progettato le serre sperimentali e didattiche, quelle di Verona nel 1996, di Milano nel 2000 e di Bologna nel 2010. (quest’ultime le più belle e tecnologiche serre d’Italia).
Le risposte riguardo le ipotizzabili coltivazioni da reddito in serre fotovoltaiche sono state più che deludenti.
Consideri inoltre che ho la fortuna di avere una moglie biologa specialista in botanica, una vera esperta del settore, vuole sapere la sua opinione, peggio ancora.
Mi indichi Lei una serra fotovoltaica in Italia dove si possano vedere coltivazioni orto-floricole interessanti.
La visiterò immediatamente.
Egregio architetto Fioroni, una cosa alla volta. Per la pubblicazione delle foto, dovrei capire dove le vuole pubblicare. Ci sono tanti media che, a pagamento, sono disposti a farlo. Se lo vuole fare su internet, le indico l’indirizzo http://www.youon.it che potrà predisporre un sito per lei. Per quanto riguarda le colture sotto serra, lei ogni tanto torna alla carica con una vecchia polemica, alla quale ho già più volte risposto in questo blog e non potrei che ridarle le medesime risposte, ma sarebbe una ulteriore perdita di tempo per me, per lei e, adesso, anche per sua moglie.
Buonasera sono un esperto di asparagi selvatici e ho realizzato più di una asparagiaia secondo la mia esperienza si possono inpiantare asparagi selvatici sotto le serre fotovoltaiche perchè una volta inpiantati non richiedono cure di coltivazione, bisogna solo sfalciare l’erba una o due volte l’anno o in alternativa allevarci i polli che diserbano gratis e danno concime organico gratis. IL prezzo degli asparagi selvatici non e trascurabile. Cordiali saluti
Buonasera sono un esperto di asparagi selvatici e ho realizzato più di una asparagiaia secondo la mia esperienza si possono inpiantare asparagi selvatici sotto le serre fotovoltaiche perchè una volta inpiantati non richiedono cure di coltivazione, bisogna solo sfalciare l’erba una o due volte l’anno o in alternativa allevarci i polli che diserbano gratis e danno concime organico gratis all’asparagiaia IL prezzo degli asparagi selvatici non e trascurabile. Cordiali saluti
Francesco, grazie per il tuo contributo.
Buona sera FRANCESCO, perchè non viene a piantare asparagi selvatici in una serra fotovoltaica di 5 ha recentemente ultimata a Villafranca di Verona?
Vedrà il risultato, i polli saranno grossi e grassi, per gli asparagi aspetterà.
Architetto Fioroni, la costanza è una virtù, l’ostinazione è un vantaggio per chi non ce l’ha.
Buona sera egregio architetto Fioroni,
in natura l’asparago selvatico viene su bene anche nei posti a mezz’ ombra e, precisamente, dove la vegetazione è molto fitta; l’unica differenza sta nel colore dell’asparago: a mezz’ombra viene di un colore verde, mentre in piena luce o in pieno sole viene di colore scuro. La invito a farsi un giro nei boschi nei prossimi mesi per verificare quello che le ho illustrato. Inoltre, le consiglio di impiantare una decina di asparagine selvatiche di almeno tre anni sotto la serra da lei descritta per poter verificare il risultato. Gli asparagi selvatici prediligono le zone ombrose; per andare in piena produzione, l’asparagiaia ,partendo dal seme, impiega 4/5 anni. Mi farebbe piacere scambiare altre opinioni con lei a riguardo, anche perché potrei offrirle la mia esperienza nel campo; io, infatti, oltre ad essere un appassionato dell’asparago selvatico, sono anche un produttore di piantine di asparago selvatico per hobby. Inoltre, ho venduto delle piantine di asparago selvatico per una sperimentazione di questa piantagione sotto gli impianti fotovoltaici. Se lei è interessato a fare delle prove posso offrirle qualche campione gratuito, in attesa di qualche risultato. Colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti.
Francesco, ho pubblicato un po’ malvolentieri il tuo post, perchè so che adesso l’archietto Fioroni si scatenerà con nuove argomentazioni contro le serre fotovoltaiche che proprio non gli vanno a genio. Comunque ti ringrazio, perchè anch’io sono un amante degli asparagi, la cui morte è nell’uovo fritto con una spalmata di parmigiano. Mai più avrei pensato di parlare di culinaria in questo blog! Mi spiace invece avere dovuto cancellare i riferimenti personali (email e telefono), che non possiamo pubblicare.
Dimenticavo per i polli non e come dice lei poi le spiegherò.
Francesco, di quali polli parli?
Impossibile costruire una serra con una semplice DIA o SCIA ma serve il permesso di costruire
http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/21serre.pdf
ma c’è la normativa nazionale che dice la stessa cosa.
mentre se la serra è già esistente o già condonata basta una semplice SCIA per installare sopra i pannelli fotovoltaici.
ma il GSE può chiedere un analisi della struttura prima di concedere la tariffa e il contributo.
Buona sera,
mi riferivo ai polli di cui avevo parlato in precedenza, in quanto, secondo la mia opinione, i polli sono un’ottima soluzione per il diserbo gratis, che provvedono ad una concimazione organica gratuita e sicuramente, in queste condizioni, verranno su belli e ruspanti, per poter essere,poi, utilizzati anche in cucina. Cordiali saluti.
Massimo, grazie per il contributo e il link.
Ok, grazie Francesco.
Salve sono Gino
Avrei intenzione di fare delle serre fv a lecce volevo sapere
a. Quanti mq di terreno servono min.
b. Siti affidabili per avere informazioni per montaggio serre e pannelli
Grazie
Gino, un sito affidabile è questo su cui stai scrivendo. Puoi anche inviarci una mail a progema@impiantipannellisolari.eu . Per quanto riguarda i metri quadri, dipende solo dalla potenza dell’impianto che vuoi installare. Diciamo che se tu volessi realizzare un impianto da 100 kwp, ti servono minimo 1.600 mq. di serra.