Alla recente conferenza sul clima, a Bari, considerata come l’apertura dei lavori internazionali per il post-Kyoto, il premier italiano, Romano Prodi, ha detto che il nostro governo è consapevole “che il nostro pianeta è a rischio” e che “il Mediterraneo in particolare è uno dei punti più fragili”. Per questo è pronto a fare la sua parte nella lotta al riscaldamento globale, già a partire dalla prossima Finanziaria 2008 con il potenziamento dei provvedimenti a favore del risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Ci attendiamo, pertanto, che il Ministero dello Sviluppo, concordemente con il Ministero dell’Ambiente, si apra a nuovi incentivi sul Conto Energia, tali da consentire la realizzazione degli impianti ad alt0 rendimento, come già prospettato nella Delibera 91. In Italia, peraltro, serve una incentivazione più adeguata alle richieste delle regioni del Nord, ove la produzione fotovoltaica è nettamente inferiore a quella del centro-sud. Serve, inoltre, che gli Enti Locali si diano una mossa nel recepimento del Conto Energia, accettando di buono o cattivo grado che le Leggi europee e dello Stato sono prevalenti rispetto alle disposizioni locali o, ancor peggio, rispetto alla vacanza di disposizioni adeguate.

Lorenzo Lo Vecchio

Pubblicato martedì 11 Dicembre 2007 da Alberto Mancini