Il Ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, nel corso di una audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, ha evidenziato i provvedimenti presi dal Governo per migliorare la stesura del quinto Conto Energia, che presumibilmente entrerà in vigore ad ottobre. Dico “presumibilmente”, perchè il quarto Conto Energia prevede che l’entrata in vigore della nuova normativa debba verificarsi al raggiungimento di sei miliardi di Euro, come descritto nella precedente Legge del governo Berlusconi.
Il quinto Conto Energia, così come era stato scritto nella prima bozza circolata agli inizi dell’anno (quella tanto contestata perché forse elaborata da funzionari Enel), aveva allarmato non pochi settori della nostra economia. Innanzi tutto i produttori di pannelli e di inverters, poi progettisti ed installatori, ed infine le regioni e alcune branchie del Parlamento stesso, quelle stesse che avevano combattuto tenacemente i progetti nucleari del precedente governo, causa principale dei tagli agli incentivi di cui tuttora tutto il settore subisce gravi conseguenze e per i quali molte aziende, fin qui floride, hanno chiuso i battenti.
In particolare aveva stupito la mancanza di premi per coloro che costruiscono impianti fotovoltaici con materiale europeo e per coloro che, dovendo sostituire il cemento amianto sulle coperture dei tetti, decidono di utilizzare per la ricopertura pannelli che producono energia. Il Ministro Passera ha rassicurato che nel prossimo decreto saranno riattivati i suddetti premi, così come saranno valutate nuove ed importanti incentivazioni per coloro che utilizzano impianti innovativi (vale a dire quei pannelli che si sostituiscono all’elemento architettonico) e per coloro che scelgono per la produzione energetica la concentrazione solare.
Su questo ultimo capitolo ci sarebbe da aprire una conferenza, perché, come spesso avviene in Italia, prima si fa la Legge, poi c’é qualcuno che ti fa capire che c’é qualche difettuccio da mettere a posto. In particolare, la concentrazione solare ha bisogno di ampi spazi e, difficilmente, può essere installata sui tetti dei capannoni industriali o delle case. Si tratta di impianti ingombrati, che spesso hanno bisogno di plinti in cemento sui quali essere fissati. La concentrazione solare, dunque, può svilupparsi solo se viene realizzata su terreno nudo, così come accade in tutto il mondo. Però, tra le miriadi di Leggi in cui i progettisti si devo raccapezzare, ce ne è una che limita la produzione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli (Decreto per le Liberalizzazioni promulgato da questo stesso governo nel mese di gennaio 2012). Pertanto, se potremo realizzare impianti a concentrazione solo su terreni industriali liberi e solo con quella particolare tecnologia a fluido che non può essere catalogata come impianto fotovoltaico, non c’é da stare allegri.
Vanno comunque apprezzate le migliorie annunciate dal Ministro Passera, tra le quali non si devono trascurare alcuni provvedimenti che snelliranno la burocrazia. Rispondendo ad una mia domanda su questo punto, durante una trasmissione mattutina della Rai, Radio Anch’io in onda tutti i giorni su Rai-Radio Uno, Corrado Passera aveva assicurato me e gli ascoltatori che lo snellimento della burocrazia sarebbe stato un impegno sul quale la classe politica avrebbe dovuto concentrarsi come priorità per lo sviluppo dei prossimi anni. A quanto sembra lui comincia a pensarci già dai prossimi giorni e, se fosse davvero così, gliene dovremo rendere merito.
Per quanto riguarda il Conto Energia, difatti, dovrebbe essere esteso il sistema delle autocertificazioni anche per la richiesta di accesso al registro del GSE, le cui maglie, peraltro, dovrebbero essere allargate.
Una parola, per concludere, anche sulla entrata in vigora del nuovo decreto. Al raggiungimento della soglia dei 6 miliardi, comunicazione che compete al GSE, ci sarà un periodo di “limbo”, per garantire coloro che abbiamo già effettuato i loro investimenti pur senza avere termninato gli impianti nei termini previsti dal quarto Conto Energia.
Buongiorno Maurice,le do atto che quella da me stctira e8 sicuramente un’opinione personale come del resto credo risultasse evidente.Qualche esperienza di camper e fuoristrada la ho anche io (prima volta nel Sahara nel 1979 con Land Rover ed Air Camping)ed in camper ci sono praticamente nato.Sono pronto a cambiare impressioni sul Daily allestito da Bimobil. Anzi inizio a rispondermi da solo. Probabilmente e8 stato considerato che la rigidite0 del telaio Daily non necessite0 di un montaggio libero della scocca. Questo puf2 anche essere vero e voi sicuramente l’avete sperimentato ma io ho visto Daily 4 4 (2b0 serie) furgonati spezzarsi proprio alla giuntura cabina vano furgonato dopo i primi 500 km di pista e da qui viene forse il mio pregiudizio sui montaggi rigidi.La ringrazio per ogni delucidazione ed informazione che potre0 darci in merito.Paolo Zaccheo
Danielle, con chi stai parlando e di che cosa? Chi è Maurice?